sabato 1 novembre 2008

Dopo l'adozione internazionale un aiuto alle famiglie coraggiose

di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 1.11.2008

È l'innovativo progetto avviato dalla cooperativa onlus "Il Sole d'Europa".
Il nuovo modo per creare sistema, promosso dai giovani che fanno parte della cooperativa, consiste nell'affiancare le famiglie che hanno già adottato un bambino straniero; ma tra le attività offerte c'è pure quella di garantire assistenza gratuita giuridico-legislativa, facilitando il percorso adottivo, a quelle famiglie con la volontà di dare un padre e una madre a qualcuno dei tanti bambini che vivono senza speranza, senza famiglia e senza cibo.
L'accompagnamento alla genitorialità è il primo degli obiettivi da raggiungere, attraverso incontri psicosociali per le coppie nel delicato periodo dell'attesa, interventi di sensibilizzazione e cooperazione con le famiglie che hanno già fatto questa esperienza e si offrono come tutor per il delicato periodo di accoglienza.
L'iniziativa, presentata pubblicamente nelle sede della cooperativa in via Giacinto d'Oria, ha visto la partecipazione di numerose coppie che hanno già sperimentato l'adozione pur avendo figli naturali ed altre famiglie adottive aspiranti, interessate al progetto che è supportato dall'amministratore unico della Cooperativa Franco D'Arimatea, da Cosimo Massaro per il coordinamento generale, mentre nelle singole aree funzionali di riferimento, da Francesca Musciagli, dalle assistenti sociali Maria Teresa Miale e Barbara Musciagli, dallo psicologo Antonio Zuffianò, dall'operatrice sanitaria Maria Rosaria De Gaetani, dalla mediatrice culturale Anna Caniglia, dalla pedagogiste Anna Cosuccia e Isabella Carone, dai tutor Sonia Gigli e Maurizio Mazza.
II criterio adottato è quello di costruire una rete solidale per lavorare insieme agli enti autorizzati, allle famiglie per sostenere l'adozione intesa come uha ricchezza, un investimento di umanità.
Al centro di tutto, finteresse del minore, non a caso l'aspetto più innovativo del progetto è il metodo: i soci si prendono cura del bambino e della famiglia anche attraverso interventi domiciliari, partendo semplicemente dal disbrigo di faccende domestiche o tutto ciò che può facilitare la vita del nuovo arrivato.

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