giovedì 27 novembre 2008

Dossi artificiali. Precisazioni della Sig.ra Lorenza Conte

Ritorno sull'argomento per ribadire ancora una volta che il ricorso contro i dossi artificiali è stato da me presentato nel giugno scorso da semplice cittadina/elettrice senza alcun coinvolgimento del mio ruolo politico come si evince chiaramente dalla semplice lettura del ricorso stesso, non capisco quindi le tante accuse che mi sono rivolte solo ora che il Ministero si è pronunciato ritenendo pertinenti e conformi a legge le mie rimostranze.

Questo perché, secondo me, l’argomento dossi non è un argomento né di destra né di sinistra né può essere usato per sancire una presunta e strumentale soccombenza della destra sulla sinistra o viceversa.

Ribadisco anche, come ho già avuto modo di fare in tempi non sospetti, che ho ben presente l’utilità dei dossi artificiali, ma vorrei anche precisare che nel ricorso sono anche richiamate le motivazioni di tutti quei cittadini le cui condizioni di salute per particolari patologie sono quotidianamente aggravate a causa della presenza dei predetti dossi artificiali.

Non ho mai sostenuto che i dossi siano inutili o addirittura dannosi, a volte servono a qualcosa ma come ogni medicina l’importante è non abusarne perché poi si rischia la salute.

Vorrei che Teresa, Fabrizio, Isis, avessero la possibilità di parlare con quei cittadini e quelle cittadine le cui condizioni di salute per particolari patologie sono quotidianamente aggravate a causa della presenza dei predetti dossi artificiali il cui uso deve essere particolarmente ponderato dalle pubbliche amministrazioni che non possono costringere i cittadini ad attraversare decine di dossi artificiali all’interno del centro abitato persino nella cosiddetta “circonvallazione interna”

Vorrei soprattutto che non si giudicasse l’installazione dei dossi in relazione all’amministrazione che ne ha ordinato l’installazione, ma si esprimesse una valutazione sull’indiscriminata e numericamente rilevante installazione degli stessi su strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.

Una cosa è installare un dosso artificiale all’inizio di Via Trento (allora strada a doppio senso che non è itinerario preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento) subito dopo un gravissimo incidente che rischiò di provocare la morte di una bambina di quattro anni che transitava su di un marciapiede logorato dal tempo ed un'altra cosa è installare decine e decine di dossi sulla circonvallazione interna di Via Mario Pagano e Via Giacinto d’Oria.

Non per spirito di polemica ma nessuno si è mai scandalizzato né ha mai fatto rilevare che i due dossi artificiali di Via Mario Pagano erano stati installati dal Sindaco Ferretti proprio in prossimità dei due negozi di un assessore della relativa Giunta ed io stessa non l’ho mai fatto sia per evitare una caduta di stile e sia perché era irrilevante ai fini del ricorso presentato che era esclusivamente motivato con riferimenti alla legge che in materia è abbastanza chiara.

Non capisco quindi lo sfogo di chi prima dice, come Teresa o chi per Lei, che “i dossi artificiali non li ha mai sopportati: li trova inutili per rallentare la corsa delle auto e buoni soltanto per far fare affari ai meccanici” e poi se la prende con la sottoscritta e in termini spregiativi (al pari di altri che magari lo fanno o lo hanno fatto di nascosto) sostiene che “questa Lorenza Conte proprio non la capisco. Di cosa si lamenta se proprio lei, con l'amministrazione Ardito, ha inaugurato il primo dosso artificiale di Oria in Via Trento, davanti casa dei suoi genitori!”

Non ricordo che qualcuno abbia mai sostenuto la illegittimità di quell’unico dosso del centro urbano installato in Via Trento dal Sindaco Ardito, ma chiunque poteva esporre le sue ragioni al competente Ministero e, farlo togliere qualora riconosciuto illegittimo ma, vivaddio una cosa è installare un dosso nel centro abitato, che può anche essere evitato da chi ha problemi di salute, ed un'altra è installarne dieci !

A proposito ringrazio Teresa, o chi per Lei, per avermi dato la possibilità di ricordare che la sottoscritta, che non ha mai inaugurato un bel niente, non vede quale utilità può essere venuta ai propri genitori dalla presenza di un dosso che, per la verità, provocava fastidiosi rumori (disturbando il sonno delle persone, soprattutto d’estate con le finestre delle case aperte, al passaggio delle auto) oltre le imprecazioni di mio padre costretto ad alzarsi presto la mattina per andare a lavorare in campagna.

Voglio anche ricordare a Teresa, Fabrizio, Isis ed altri che le ragioni che mi hanno spinto a presentare ricorso dopo tanti anni, al di là della politica che non c’entra un fico secco, sono state quelle di molti cittadini le cui condizioni di salute per particolari patologie sono quotidianamente aggravate a causa della presenza dei numerosi dossi artificiali installati.

Anche la salute non è né di destra né di sinistra e ognuno di noi deve avere la capacità di mettersi nei panni degli altri, di chi ha subito operazioni alla colonna vertebrale, alla rachide cervicale, agli organi interni che sono continuamente sollecitati da percorsi di guerra che si era costretti a percorrere ogni giorno e che si aggiungevano alle numerose buche disseminate qua e la nel percorso urbano.

Voglio infine ricordare che, sulla base della vigente normativa, è impossibile classificare come residenziali le strade urbane della circonvallazione interna e le strade urbane di collegamento con gli altri centri abitati poiché costituiscono di per sé itinerari preferenziali (obbligati) dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.

Non per ultimo, nell’invitare tutti a non farsi mai distrarre, di fronte ai singoli problemi, dalle appartenenze a questa o a quella parte politica, sarebbe anche utile un’attenta lettura del provvedimento del Ministero dei trasporti che contiene un’aspra critica delle condizioni generali della viabilità urbana priva di segnali stradali verticali con nome della strada, della segnaletica orizzontale delle strisce di margine della carreggiata, di separazione delle due corsie, di delimitazione degli stalli di sosta, degli attraversamenti pedonale, delle strisce trasversali d’arresto, delle rampe per i diversamente abili, delle indicazioni di direzione urbana ed extraurbana, tranne che non si voglia gridare ad una strumentalizzazione politica dei funzionari intervenuti che non ho neppure avuto il piacere di salutare poiché come risulta dal provvedimento durante il sopralluogo “non è intervenuto il ricorrente”.

Si ringrazia e si approfitta per augurare a tutti buone feste.

Lorenza Conte

2 commenti:

teresa ha detto...

Non vedo proprio in quale parte del mio commento abbia usato toni spregiativi nei confronti della sig.ra Lorenza Conte. Mi pare invece che anche lei, al pari degli altri politici, quando una cittadina esprime liberamente il proprio pensiero diventa permalosa, quasi si trattasse di lesa maestà.
Forse non se ne è accorta, ma l'unica ad essere stata offesa sono stata io da un tale di nome Gianni, o da chi per lui.
Io mi auguro che la battaglia di Lorenza Conte sia veramente sincera e disinteressata, e non invece un pretesto per alimentare richieste di risarcimento danni nei confronti del Comune e conseguenti contenziosi legali.
Se così sarà io sarò la prima a dirle brava e...perché no, anche a votarla.

Leonzio Patisso ha detto...

Dopo dieci anni nessun risarcimento quindi?

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More

 
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Sweet Tomatoes Printable Coupons