lunedì 24 novembre 2008

5 commenti:

teresa ha detto...

Premetto che i dossi artficiali non li ho mai sopportati: li trovo inutili per rallentare la corsa delle auto e buoni soltanto per far fare affari ai meccanici. Però questa Lorenza Conte proprio non la capisco. Di cosa si lamenta se proprio lei, con l'amministrazione Ardito, ha inaugurato il primo dosso artificale di Oria in Via Trento, davanti casa dei suoi genitori!

GIANNI ha detto...

In merito alla risposta data da teresa nei confronti della Signora Lorenza Conte,voglio solo farle notare che fa cafone e ignorante dare del "questo o questa" a una persona quando si vuole esprimere il proprio punto di vista.
Invece di crticare sempre l'operato altrui, faremmo bene ad ascoltare di piu'e magari a dare una mano a questo paese,cerando finalmente di valorizzarlo per poi chiamarlo "CITTA"!

Arturo ha detto...

Davvero "fine" il commento di Gianni, da vero seguace di Mons. Della Casa.
Ma perché tanto risentimento per una semplice questione di bon ton?
Mi sa tanto che Teresa ha colpito nel segno!!! Ah Ah Ah!!!

CAPORALATO ha detto...

Ritorno sull'argomento a distanza di tempo, sia perché sollecitata da numerosi utenti di altri Comuni interessati a far togliere i dossi che per ribadire ancora una volta che il ricorso contro i dossi artificiali che ha provocato un intervento del Ministero e quindi la rimozione degli stessi in tutto il territorio comunale, era stato da me presentato da semplice cittadina/elettrice senza alcun coinvolgimento del mio ruolo politico come si evince chiaramente dalla semplice lettura del ricorso stesso, non ho quindi compreso bene le strumentali critiche che mi sono rivolte, soprattutto dopo che il Ministero si è pronunciato ritenendo pertinenti e conformi a legge le mie rimostranze.

Questo perché, secondo me, l’argomento dossi non è un argomento né di destra né di sinistra né può essere usato per sancire una presunta e strumentale soccombenza della destra sulla sinistra o viceversa.

Ribadisco anche, come ho già avuto modo di fare in tempi non sospetti, che ho ben presente l’utilità dei dossi artificiali, ma vorrei anche precisare che nel ricorso sono anche richiamate le motivazioni di tutti quei cittadini le cui condizioni di salute per particolari patologie sono quotidianamente aggravate a causa della presenza dei predetti dossi artificiali.

Non ho mai sostenuto che i dossi siano inutili o addirittura dannosi, a volte servono a qualcosa ma come ogni medicina l’importante è non abusarne perché poi si rischia la salute.

Bisogna tenere conto anche di quei cittadini e quelle cittadine le cui condizioni di salute per particolari patologie sono state quotidianamente aggravate a causa della presenza dei predetti dossi artificiali il cui uso deve essere particolarmente ponderato dalle pubbliche amministrazioni che non possono costringere i cittadini ad attraversare decine di dossi artificiali all’interno del centro abitato e persino nella cosiddetta “circonvallazione interna”

Vorrei soprattutto che non si giudicasse l’installazione dei dossi in relazione all’amministrazione che ne ha ordinato l’installazione, ma si esprimesse una valutazione sull’indiscriminata e numericamente rilevante installazione degli stessi su strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.

Lorenza Conte

CAPORALATO ha detto...

Una cosa è installare un dosso artificiale all’inizio di Via Trento (allora strada a doppio senso che non è itinerario preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento) subito dopo un gravissimo incidente che rischiò di provocare la morte di una bambina di quattro anni che transitava su di un marciapiede logorato dal tempo ed un'altra cosa è installare decine e decine di dossi sulla circonvallazione interna di Via Mario Pagano e Via Giacinto d’Oria.

Non ricordo che qualcuno abbia mai sostenuto la illegittimità di quell’unico dosso del centro urbano installato in Via Trento dal Sindaco Ardito, ma chiunque poteva esporre le sue ragioni al competente Ministero e, farlo togliere qualora riconosciuto illegittimo ma, vivaddio una cosa è installare un dosso nel centro abitato, che può anche essere evitato da chi ha problemi di salute, ed un'altra è installarne dieci !

A tale proposito vorrei ricordare che la sottoscritta, non ha mai installato un bel niente poiché ciò non rientra nei compiti del Presidente del Consiglio Comunale e la presenza di quel dosso di Via Trento provocava anche fastidiosi rumori, al passaggio delle auto che disturbavano il sonno delle persone, soprattutto d’estate con le finestre delle case aperte, al passaggio delle auto, oltre che le imprecazioni di mio padre costretto ad alzarsi presto la mattina per andare a lavorare in campagna.

Voglio anche ricordare che le ragioni che mi hanno spinto a presentare ricorso dopo tanti anni, al di là della politica che non c’entra un fico secco, non state quelle di molti cittadini le cui condizioni di salute per particolari patologie sono quotidianamente aggravate a causa della presenza dei numerosi dossi artificiali installati.

Anche la salute non è né di destra né di sinistra e ognuno di noi deve avere la capacità di mettersi nei panni degli altri, di chi ha subito operazioni alla colonna vertebrale, alla rachide cervicale, agli organi interni che sono continuamente sollecitati da percorsi di guerra che si era costretti a percorrere ogni giorno e che si aggiungevano alle numerose buche disseminate qua e la nel percorso urbano.

Non per ultimo, nell’invitare tutti a non farsi mai distrarre, di fronte ai singoli problemi, dalle appartenenze a questa o a quella parte politica, sarebbe anche utile un’attenta lettura del provvedimento del Ministero dei trasporti che contiene un’aspra critica delle condizioni generali della viabilità urbana priva di segnali stradali verticali con nome della strada, della segnaletica orizzontale delle strisce di margine della carreggiata, di separazione delle due corsie, di delimitazione degli stalli di sosta, degli attraversamenti pedonale, delle strisce trasversali d’arresto, delle rampe per i diversamente abili, delle indicazioni di direzione urbana ed extraurbana, tranne che non si voglia gridare ad una strumentalizzazione politica dei funzionari intervenuti che non ho neppure avuto il piacere di salutare poiché come risulta dal provvedimento durante il sopralluogo “non è intervenuto il ricorrente”.

Si ringrazia

Lorenza Conte

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