Energia elettrica a sbafo: finisce in carcere

di Francesca D'ABRAMO, Il Quotidiano, 6.1.2010

Aveva trovato un sistema davvero ingegnoso per abbattere il costo delle bollette elettriche: rubare l'energia direttamente dalla rete elettrica. Peccato pero che lo stratagemma sia stato scoperto e lui sia finito in carcere.
E' accaduto l'altro giorno ad Oria, a scoprire il furto ai danni dell'azienda elettrica i Carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Roberto Borrello. I militari stavano svolgendo un servizio di ricognizione per reprimere il fenomeno della detenzione illegale di armi che in Oria è piuttosto diffuso. Per questo motivo avevano bussato alla porta di un 49enne del luogo, G.M. le sue iniziali, personaggio noto alle forze dell'ordine e con dei precedenti per reati contro il patrimonio. In base alle informazioni raccolte, i carabinieri ritenevano di trovare nella sua abitazione delle armi. Hanno così cominciato la perquisizione domiciliare nella residenza di G.M. situata alla periferia della città, in contrada San Lorenzo.
Nel perquisire la casa hanno notato qualcosa di insolito: le luci erano accese e c'era regolarmente la corrente elettrica e i normali elettrodomestici che si trovano in una qualsiasi casa, ma del contatore Enel neanche l'ombra. Incuriositi, i militari hanno esaminato con più attenzione l'impianto elettrico e si sono accorti che c'era un cavo che, partendo dall'abitazione, si innestava direttamente alla rete elettrica pubblica. Da qui, arrivava energia elettrica a volontà, soprattutto gratis.
La pratica, oltre che illegale anche piuttosto pericolosa perchè agganciandosi ad un palo elettrico si può facilmente rimanere folgorati, era praticamente impossibile da scoprire per l'azienda elettrica. Nella pratica a pagare le corrente che consumava G.M. erano gli altri ignari utenti della rete con le bollette.
L'uomo è stato arrestato in flagranza di reato per furto aggravato e continuato e accompagnato presso il carcere brindisino di via Appia.

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