C'è qualcosa che non va

Oritano, 22.12.2007 - (fotografie riproducibili da chiunque ad esclusione di Carpediem Oria)

Giusto ieri pomeriggio sono state rimosse dall'incrocio di via Manduria le strutture di protezione e copertura dei lavori della tanto agognata rotatoria, seconda - in ordine di tempo - rispetto a quella sorta in via Francavilla.

Già ci figuravamo tutte le autorità civili, militari e paramilitari di ogni ordine e grado, prossime ad inaugurare il Rondò della salvezza e della speranza nel tripudio generale: "... fine dell'incrocio della morte", " i lavori sono stati eseguiti con abnegazione e rapidità...", "... la nostra amministrazione ha sempre fortemente voluto il rondò...", "... no ! l'abbiamo voluto noi ..." e via discorrendo con la solita parata di luoghi comuni e citando - un pò di retorica non guasta mai - le vittime di quell'incrocio e le loro famiglie.

Ma ecco che arriva il colpo di scena!

L'incrocio maledetto colpisce ancora - stavolta sotto le mentite spoglie di Rondò - sfidando tutte le autorità costituite e prima ancora della sua inaugurazione ufficiale ... sarà stata la velocità, la distrazione, l'assenza di segnali, la scarsa illuminazione, un ufo, un sabotatore la causa del primo incidente del neonato Rondò o una stravagante installazione artistica ?

Non lo sappiamo e non spetta a noi accertarlo, probabilmente - nella migliore tradizione dietrologica in cui noi Oritani eccelliamo - si apriranno polemiche diametralmente opposte a quelle dell'altro Rondò: se quello era troppo stretto, questo è troppo largo, se questo è poco segnalato quello lo è di più, se su quello si può fare una partita di calcetto a cinque su questo solo l'autoscontro, insomma, siamo alle solite ... speriamo solo che questo "incidente di percorso" possa servire a correggere in corso d'opera qualche anomalia strutturale che forse affligge il Rondò sperando che non ricompaia quello striscione di questa estate: "Vergogna!"

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