martedì 4 dicembre 2007

«ll mio Sud» ristampato dopo 30 anni. Stasera presentazione.Oria, storia e ricordi nel libro di Vittoria Grassi

di Gianrosita Fantini, La Gazzetta del Mezzogiorno, 4.12.2007

È racchiuso nel titolo «Il mio Sud» - il libro che verrà presentato stasera alle 18 a palazzo Martini - lo spirito con cui Vittoria Grassi affidò alla penna momenti di vita vissuti nell'«amatissima» Puglia. Gli scritti raccontano il vissuto dell'autrice nel periodo storico della separazione dell'Italia dopo l'otto settembre 1943, fotografano il clima che la società viveva in quel tempo e testimoniano un mondo ormai lontano.
In queste pagine di preziosi richiami storici non mancano ricordi che appartengono alla sfera privata: riferimenti che, pur appartenendo al contesto familiare, rendono più vividi i richiami alle vicende storiche di quel tempo.

Significativa è la prefazione di Fabio Grassi, docente universitario di Storia, quando scrive che nel libro vengono riportati «avvenimenti pubblici da cui si desume il contributo del "Regno del Sud" alla ricostruzione dello Stato e alla liberazione nazionale pure nelle sue dure condizioni determinate dalla ,sconfitta militare».
Parte centrale della pubblicazione è quella dedicata dall'autrice ad una «stagione» del Sud quasi estinta, quella dell'alta società meridionale dove il racconto degli anni della guerra fa da contorno alla descrizione dei «signorotti senza superbia», «agli sciami di ragazzi», al «timore per i raccolti».

Sarebbe superficiale cogliere solo gli aspetti romantici e nostalgici racchiusi nelle pagine del volume, perché i ricordi personali dell'autrice si mischiano con eventi anche drammatici che segnarono indelebilmente quel periodo, come la partenza dei ragazzi del reggimento «Nembo» per il fronte e le ragazze (compresa fautrice) che ricamavano per loro gagliardetti e bandiere di combattimento, «come ai tempi del Risorgimento» scrive il prof. Grassi, docente universitario di Storia.
Era l'Italia che rinasceva o quanto meno provava a rinascere.
Fra i tanti personaggi citati nello scritto compaiono anche lo zio principe Apostolico, il principe Umberto di Savoia, il nonno Gennaro Carissimo, detto il senatore e suo figlio Giuseppe Martini Carissimo (zio dell'autrice, in quanto figlia di Isabella Carissimo) e delle vicende vissute durante la permanenza di Vittoria Grassi nel Castello di Oria, struttura di proprietà dello zio Giuseppe.

A riguardo ricorda «del Duca di Genova, del marchese Ghislieri, ospiti nel Castello nel '43, dove pure si recarono i generali Pietro Badoglio e Giovanni Messe che aveva due occhi penetranti e intelligenti», si legge in questa sorta di diario, ricco di prosa e poesia che i figli Stefano e Cinzia Pighini hanno voluto far ristampare dopo una prima pubblicazione voluta nel 1977 da Giuseppe Pighini, marito dell'autrice.

Incontro su "Il mio Sud» fissato alle 18, a palazzo Martini. Prevista la relazione del prof. Fistetti e l'intervento del figlio Stefano, Pighini

La presentazione del libro «Il mio Sud» della scrittrice Vittoria Grassi - fissata per oggi pomeriggio alle 18 nelle sale dello storico palazzo Martini, in piazza Domenico Albanese - avrà luogo durante un incontro patrocinato dall'Amministrazione comunale e moderato dalla corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno Gianrosita Fantini.
La scaletta prevede il saluto del sindaco Cosimo Ferretti, la relazione del pro£ Francesco Fistetti, docente di Storia moderna e contemporanea presso l'Università di Bari e l'intervento del figlio dell'autrice, Stefano Pighini.
Già pubblicato in un'edizione privata, 30 anni fa, per volontà del marito dell'autrice, la ristampa del volume è stata affidata a Stefano Solazzo Editore; ha invece curato la collana «Il mio Sud» il prof. Tonio Solazzo, con un accurato e approfondito apporto nella redazione delle note e nella scelta degli scritti di Vittoria Grassi.

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