di Gianrosita Fantini, La Gazzetta del Mezzogiorno, 19.12.2007
Si fanno chiamare “popolo della partita iva” con una “missione”: quella di raccogliere il maggior numero di consensi tra onesti, capaci e bravi imprenditori e far valere i propri diritti.
Stanchi di lavorare 24 ore al giorno per poi guadagnare un miserevole guadagno, per nulla proporzionato agli affanni e fatiche impegnate, un gruppo di imprenditori ha promosso una campagna di sensibilizzazione nel territorio provinciale. Domani pomeriggio alle 17,30, nella sede della Confartigianato di Oria in via Tripoli, il gruppo promotore, nato nell’ambito dell’associazione confartigianale, incontrerà altri imprenditori per divulgare la finalità dell’iniziativa, da estendersi in tutti i Comuni del Brindisino e raccogliere intese.
“Siamo quelli - scrivono su una nota stampa - che appartengono a quella categoria di imprese, le micro, piccole e medie, che producono il 97% del Pil; siamo coloro che applicano rigorosamente le norme antinfortunistiche e quelle antinquinamento, anche perché non possiamo mica minacciare di mandare a casa 2 o 3mila dipendenti. Siamo quelli che non ricevono rottamazioni, aiuti da parte dello Stato, ma che al bisogno vengono spremuti e rottamati, quelli a cui i governi battono cassa quando servono soldi: sempre”.
Insomma, tante lamentele per le tasse ormai esose, per la burocrazia giunta ormai a livelli insostenibili “perché l’incidenza dei costi è molto elevata in relazione ai nostri bilanci”, aggiunge un esponente del gruppo che ricorda “i pagamenti Iva, Irpef, l’addizionale «A», la «B», questo e quell'altro balzello. Gli studi di settore ci condannano a guadagnare per forza e spesso per pagare le tasse bisogna ricorrere alle banche che in Italia sono associazioni .. pie e caritatevoli. Quando poi le aziende devono avere i soldi dai clienti insolventi si aspettano i tempi della magistratura, ma nella stragrande maggioranza dei casi si rinuncia all’utile per recuperare le tasse”. I rammarichi non finiscono qui, ma il “popolo della partiva iva” oltre a lamentarsi vuole essere anche propositivo. Per questo gli interessati potranno saperne di più nel corso dell’incontro di domani.
Si fanno chiamare “popolo della partita iva” con una “missione”: quella di raccogliere il maggior numero di consensi tra onesti, capaci e bravi imprenditori e far valere i propri diritti.
Stanchi di lavorare 24 ore al giorno per poi guadagnare un miserevole guadagno, per nulla proporzionato agli affanni e fatiche impegnate, un gruppo di imprenditori ha promosso una campagna di sensibilizzazione nel territorio provinciale. Domani pomeriggio alle 17,30, nella sede della Confartigianato di Oria in via Tripoli, il gruppo promotore, nato nell’ambito dell’associazione confartigianale, incontrerà altri imprenditori per divulgare la finalità dell’iniziativa, da estendersi in tutti i Comuni del Brindisino e raccogliere intese.
“Siamo quelli - scrivono su una nota stampa - che appartengono a quella categoria di imprese, le micro, piccole e medie, che producono il 97% del Pil; siamo coloro che applicano rigorosamente le norme antinfortunistiche e quelle antinquinamento, anche perché non possiamo mica minacciare di mandare a casa 2 o 3mila dipendenti. Siamo quelli che non ricevono rottamazioni, aiuti da parte dello Stato, ma che al bisogno vengono spremuti e rottamati, quelli a cui i governi battono cassa quando servono soldi: sempre”.
Insomma, tante lamentele per le tasse ormai esose, per la burocrazia giunta ormai a livelli insostenibili “perché l’incidenza dei costi è molto elevata in relazione ai nostri bilanci”, aggiunge un esponente del gruppo che ricorda “i pagamenti Iva, Irpef, l’addizionale «A», la «B», questo e quell'altro balzello. Gli studi di settore ci condannano a guadagnare per forza e spesso per pagare le tasse bisogna ricorrere alle banche che in Italia sono associazioni .. pie e caritatevoli. Quando poi le aziende devono avere i soldi dai clienti insolventi si aspettano i tempi della magistratura, ma nella stragrande maggioranza dei casi si rinuncia all’utile per recuperare le tasse”. I rammarichi non finiscono qui, ma il “popolo della partiva iva” oltre a lamentarsi vuole essere anche propositivo. Per questo gli interessati potranno saperne di più nel corso dell’incontro di domani.
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