Enzo («Fanizza») Patisso è precipitato col soppalco su cui stava facendo dei lavori. È gravissimo e lotta tra la vita e la morte, a causa di un grave incidente sul lavoro, un noto imprenditore di Oria
di Antonio Negro, La Gazzetta del Mezzogiorno, 11.12.2008
Vincenzo Patisso, oritano di 52 anni, noto ai più come «Enzo Fanizza» - che è precipitato da circa due metri e mezzo d'altezza mentre svolgeva dei lavori su un soppalco.
Patisso - titolare assieme al fratello Pino di una nota azienda attiva nel settore delle forniture all'ingrosso di carni, la «Oritana carni Srl» - nella tarda mattinata di ieri, verso le dodici e trenta, era salito sul soppalco ricavato all'interno di un vano attiguo alla sua azienda, ubicata ad Oria, in via Torre Santa Susanna. Pare che l'imprenditore - una di quelle persone che pur essendo titolari d'azienda non si tirano mai indietro quando c'è da fare un lavoro - stesse facendo delle pulizie all'interno del vano. Ed a quanto pare era salito su quel soppalco perché voleva creare un po' di spazio per sistemare la cuccia del cane che aveva intenzione di prendere. Improvvisamente, non si sa ancora per quali cause, il soppalco ha ceduto e l'imprenditore è precipitato al suolo con l'intera struttura. Malgrado la botta Patisso non ha perso conoscenza e, a caldo, pare fosse soltanto un po' dolorante tanto da avere la lucidità e la prontezza di chiamare col cellulare alcuni dei suoi dipendenti che erano al lavoro nell'attigua sede aziendale. I lavoratori dell'azienda lo hanno soccorso chiamando immediatamente il servizio «118», intervenuto sul posto con un'autoambulanza. L'imprenditore è stato caricato a bordo del mezzo e trasportato d'urgenza presso l'ospedale «Perrino» di Brindisi. Qui i medici lo hanno sottoposto ad una serie di accertamenti dai quali è stato possibile diagnosticare un forte trauma cranico. Per questo Patisso è stato immediatamente ricoverato nel reparto di Rianimazione, con prognosi riservata. Nelle prossime ore sarà valutata dai medici l'eventuale necessità di procedere ad un intervento chirurgico.
«Enzo Fanizza» è una persona molto nota ad Oria e non solo, così come il fratello e gli altri familiari che da tre generazioni conducono un'azienda sviluppatasi e cresciuta nel tempo, dando lavoro a diverse persone. Gente per bene, i Patisso, che hanno sempre lavorato sodo, con sobrietà e coi piedi per terra malgrado il successo della propria azienda. Un'attività, la loro, svolta con un occhio sempre attento anche al rispetto ed al benessere dei propri lavoratori. Anche per questa ragione furono in tanti a provare profondo dispiacere, poco più di un anno fa, a metà del luglio 2007, quando il più grande dei figli dell'imprenditore morì in un incidente stradale verificatosi nei pressi di San Vito dei Normanni. Un dolore inconsolabile che l'imprenditore cercava, per quanto possibile, di lenire almeno in parte affrontando ogni giorno il proprio lavoro, dandosi da fare e facendo fronte con il fratello più grande alle esigenze che via via si presentavano nella gestione e nella conduzione dell'azienda di famiglia.
Sul luogo dell'incidente di ieri mattina sono intervenuti i Carabinieri di Oria - coordinati dal maresciallo Roberto Borrello - e gli ispettori del lavoro dello Spesal, per far luce sulle esatte cause dell'incidente.
di Antonio Negro, La Gazzetta del Mezzogiorno, 11.12.2008
Vincenzo Patisso, oritano di 52 anni, noto ai più come «Enzo Fanizza» - che è precipitato da circa due metri e mezzo d'altezza mentre svolgeva dei lavori su un soppalco.
Patisso - titolare assieme al fratello Pino di una nota azienda attiva nel settore delle forniture all'ingrosso di carni, la «Oritana carni Srl» - nella tarda mattinata di ieri, verso le dodici e trenta, era salito sul soppalco ricavato all'interno di un vano attiguo alla sua azienda, ubicata ad Oria, in via Torre Santa Susanna. Pare che l'imprenditore - una di quelle persone che pur essendo titolari d'azienda non si tirano mai indietro quando c'è da fare un lavoro - stesse facendo delle pulizie all'interno del vano. Ed a quanto pare era salito su quel soppalco perché voleva creare un po' di spazio per sistemare la cuccia del cane che aveva intenzione di prendere. Improvvisamente, non si sa ancora per quali cause, il soppalco ha ceduto e l'imprenditore è precipitato al suolo con l'intera struttura. Malgrado la botta Patisso non ha perso conoscenza e, a caldo, pare fosse soltanto un po' dolorante tanto da avere la lucidità e la prontezza di chiamare col cellulare alcuni dei suoi dipendenti che erano al lavoro nell'attigua sede aziendale. I lavoratori dell'azienda lo hanno soccorso chiamando immediatamente il servizio «118», intervenuto sul posto con un'autoambulanza. L'imprenditore è stato caricato a bordo del mezzo e trasportato d'urgenza presso l'ospedale «Perrino» di Brindisi. Qui i medici lo hanno sottoposto ad una serie di accertamenti dai quali è stato possibile diagnosticare un forte trauma cranico. Per questo Patisso è stato immediatamente ricoverato nel reparto di Rianimazione, con prognosi riservata. Nelle prossime ore sarà valutata dai medici l'eventuale necessità di procedere ad un intervento chirurgico.
«Enzo Fanizza» è una persona molto nota ad Oria e non solo, così come il fratello e gli altri familiari che da tre generazioni conducono un'azienda sviluppatasi e cresciuta nel tempo, dando lavoro a diverse persone. Gente per bene, i Patisso, che hanno sempre lavorato sodo, con sobrietà e coi piedi per terra malgrado il successo della propria azienda. Un'attività, la loro, svolta con un occhio sempre attento anche al rispetto ed al benessere dei propri lavoratori. Anche per questa ragione furono in tanti a provare profondo dispiacere, poco più di un anno fa, a metà del luglio 2007, quando il più grande dei figli dell'imprenditore morì in un incidente stradale verificatosi nei pressi di San Vito dei Normanni. Un dolore inconsolabile che l'imprenditore cercava, per quanto possibile, di lenire almeno in parte affrontando ogni giorno il proprio lavoro, dandosi da fare e facendo fronte con il fratello più grande alle esigenze che via via si presentavano nella gestione e nella conduzione dell'azienda di famiglia.
Sul luogo dell'incidente di ieri mattina sono intervenuti i Carabinieri di Oria - coordinati dal maresciallo Roberto Borrello - e gli ispettori del lavoro dello Spesal, per far luce sulle esatte cause dell'incidente.
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