giovedì 18 dicembre 2008

"Assise fissate in fretta" protesta dell'opposizione

Eliseo zanzarelli, Senzacolonne, 17.12.2008

Presentano interpellanze, chiedono lumi e addirittura un Consiglio comunale circa i lavori in piazza Manfredi, dove da tempo si sta procedendo al consolidamento delle basole, ma di fatto vengono a priori estromessi dalla discussione, fissata solo avantieri per le 10,30 di oggi.
È quanto accaduto ad alcuni consiglieri di minoranza, che per impegni di lavoro non possono presenziare alle assise. Vana l'istanza unitaria, sottoscritta da tutti e dieci i consiglieri di opposizione, per il rinvio della seduta, rigettata dal presidente dell'organo Gianfranco Sorrento. Viene denunciato un blitz nella convocazione, operata all'ultimo momento, come a loro stesso dire testimoniato dalla mancata pubblicazione della notizia sul sito istituzionale del Comune e dalle tardive affissioni dei manifesti per le vie cittadine, quest'ultima avvenuta solo nella mattinata di ieri.
Neppure convocata la conferenza dei capigruppo, che normalmente precede ogni pubblica adunanza. Su tutte le furie gli oppositori, che lamentano "1'ennesima manifestazione di scarsa sensibilità democratica e istituzionale" da parte dell'amministrazione. E dire che il monotematico su "Lavori di consolidamento piazza dei Normanni (piazza Manfredi) - Por Puglia 2000-2006 - Pis n. 12 Normanno - Svevo - Angioino - Misura 2.1. Discussioni ed eventuali determinazioni", era stato richiesto proprio da alcuni esponenti di minoranza, dai cinque consiglieri del sedicenti del costituendo Popolo della Libertà Egidio Conte, Antonio Metrangolo, Mauro Marinò, Antonio Fullone e Luciano De Nuzzo.
Ossia, la metà dei proponenti le istanze di spostamento del Consiglio mattutino, che dunque si farà, a dispetto di ogni motivazione d'opportunità avanzata dai richiedenti. Dura, si diceva, la loro reazione. Ad esempio; il capogruppo Pd Tommaso Carone, ha affermato: "Solo stamattina (ieri, ndr), e dopo un rimpallo di competenze nello smistamento della posta finito alle 11 circa, il segretario mi riferisce che il presidente aveva ritenuto di non accogliere l'istanza: decisione comunicata telefonicamente.
La vicenda denota ancora una volta la scarsa sensibilità democratica e istituzionale del Presidente del Consiglio, ormai solo e soltanto un consigliere di maggioranza con qualche potere e prerogativa in più: conferma ne sia la mancata pubblicazione in internet della seduta del c.c. e l'affissione dei manifesti in giro per la città avvenuta solo stamattina".

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