di ELISEO ZANZARELLI, Senzacolonne, 18.12.2008
Nonostante le richieste di rinvio delle assise da parte di tutti e dieci i consiglieri di opposizione, respinte per motivi di opportunità, nella mattinata di ieri è andato in scena il Consiglio comunale monotematico con all'ordine del giorno "Lavori di consolidamento piazza dei Normanni (piazza Manfredi) - Por Puglia 2000-2006 - Pis numero 12 Normanno - Svevo - Angioino - Misura 2.1. Discussioni ed eventuali determinazioni". Mentre fuori, ma non solo fuori, pioveva.
L'aula consiliare si è a un certo punto ridotta a un pantano, con la pioggia che grondava dai lucernai del soffitto, che evidentemente risentono degli anni d'età.
Discussione bagnata, discussione fortunata, si penserà. Tutt'altro. Discussione bagnata, già in partenza viziata, piuttosto. Viziata in quanto già oggetto di proteste preventive, legate proprio al mancato accoglimento dell'istanza di rinvio , da parte della Presidenza. Istanza presentata perchè alcuni tra gli oppositori erano impossibilitati a prender parte all'assemblea causa impegni professionali non prorogabili. Istanza rigettata, a dire del presidente Gianfranco Sorrento, in considerazione dei numerosi impegni amministrativi già in programma, soprattutto del sindaco, oberato per via di Provincia e Ato. Anche l'Ato, nonostante l'intervenuto commissariamento, perchè secondo Ferretti esso costituisce "falsità pubblicata da certa stampa".
Ciò, benchè vi sia una delibera di Giunta regionale a testimonianza del contrario.
Dopo l'agibilità o meno della salapozzanghera e l'asserita indisposizione dell'attuale amministrazione al confronto democratico, si è tra le altre cose parlato di piazza Manfredi, dove da un paio di mesi sono in corso i lavori di consolidamento delle basole, che hanno finora incontrato nel loro iter non pochi intoppi e polemiche. Dal ritrovamento di reperti archeologici messapici e conseguente "stop" imposto dalla Sovrintendenza ai Beni Archeologici, ai blocchi dettati dal maltempo, alle lamentele dei commercianti dell'agorà pregiudicati dal cantiere, al ribrezzo mostrato da diversi cittadini dinanzi agli operai intenti a frantumare le chianche e farne frammenti riempitivi degli intermezzi vuoti. Fino alle dimissioni di uno dei direttori dei lavori, l'ingegner Cosimo Pescatore, non più convinto del progetto e del rispetto della tempistica di consegna preventivata, quattro mesi quattro.
Vari gli interventi, da una parte e dall'altra. Diverse le richieste di delucidazioni avanzate ai presenti architetti Pietro Incalza, dirigente dell'Ufficio Tecnico, e Mino Contaldo, Ufficio direzione lavori in piazza Manfredi.
Significativi i quesiti posti da Francesco Greco, An: "Chiedo se in appalto sia prevista la numerazione delle chianche, se sia prevista la distruzione delle stesse per andare a tappare i buchi, se la tessitura sia a regola d'arte".
Secondo Contaldo, le chianche vi sarebbero tutte, "custodite presso la ditta Michele Sasso di Oria", l'intervento starebbe procedendo secondo scaletta, i quattro mesi pattuiti nel capitolato d'appalto, e nel pieno rispetto delle direttive della Sovrintendenza, già pronunciatasi in tal senso. "Consegneremo i primi 350 metri quadri già lunedì prossimo, per gli altri provvederemo entro l'otto gennaio", ha affermato. Di qui la giusta osservazione di Mauro Marinò, costituendo Pd1: "Se adesso consegnate 350 metri, prevedendo i lavori il consolidamento di 1300 metri, consegnerete il tutto a febbraio-marzo".
Numerose le perplessità mostrate , sull'andamento dell'opera di consolidamento da parte dei consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, tra cui diversi tecnici. Dubbi respinti ai mittenti dal direttore dei lavori, fiducioso nella ditta incaricata dell'esecuzione, nonostante le riserve circa la professionalità degli operai da p4iù parti avanzate.
Quanto alla tempistica, proposta originale del capogruppo Pd Tommaso Carone, che non ritiene esente da responsabilità per gli intoppi l'amministrazione: "S'interrompano i lavori, si ponga in sicurezza il cantiere e si riprenda a lavorare dopo le festività. Il sindaco mi pare aver gettato la spugna quando, scrivendo al responsabile del procedimento, dice di non poter intervenire a livello tecnico perchè unicamente massimo organo politico".
Un altro indirizzo, gran parte della maggioranza appoggiata da Contaldo, è invece dell'avviso di dover proseguire fino alla consegna. Dopodichè si andrebbe a esaminare nel merito l'esecuzione del consolidamento, facendo emergere le eventuali responsabilità in caso di mancato rispetto di tempi e regole dell'arte e della tecnica.
Quanto alle proteste degli operatori commerciali della piazza, nessuna giustificazione, nè da parte della direzione lavori, nè da parte dell'amministrazione: a loro dire il consolidamento è già slittato una volta, da giugno a dopo l'estate, proprio per le richieste degli esercenti, ora dovrebbe procedersi fino a conclusione.
Dibattito già caratterizzato dal gelo, meglio dalla pioggia sempre più copiosa in sala, quello tra maggioranza e opposizione ieri, in conclusione aggravato dall'intervento del primo cittadino Cosimo Ferretti.
Nota "politica", com'egli stesso ama chiamarla, e che si riserva dulcis in fundo. Conclusione poco incentrata sul tema del giorno, consistita in un'invettiva contro "certa stampa, sempre a caccia di notizie non vere" e "certa opposizione, che ha bisogno della carica - il riferimento è alla lamentata assenza di cittadini al mattino - nei Consigli comunali". Su piazza Manfredi, solo un breve passaggio, in cui ha suggerito di andare avanti e "dopo si accerteranno le responsabilità, anche quelle eventuali del sottoscritto". Di costruttivo, ha chiesto "scusa" per le condizioni dell'aula consiliare, sempre più pantano, e promesso: "Questa è l'ultima volta che si fa Consiglio in queste condizioni. La prossima volta sarò io a non far svolgere il Consiglio in questo modo".
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