mercoledì 10 dicembre 2008

Rubava in sagrestia

di Emilio Mola, Senzacolonne, 11.12.2008

Un giovane del posto, Giuseppe Devirgilis, di 32 anni, già dietro le sbarre per aver opposto resistenza ad alcuni militari della Guardia di finanza circa due settimane fa, è stato raggiunto ieri mattina in carcere da un'ennesima ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti della Procura di Brindisi per rapina impropria. Il giovane, recluso presso la casa circondariale del capoluogo brindisino, è accusato di aver rapinato lo scorso 25 ottobre ad Oria il parroco della chiesa di San Pasquale.
Un colpo messo a segno in pochi minuti, quella mattina, partito come un semplice furto, ma poi degenerato in rapina impropria quando il sacerdote lo ha sorpreso con le mani nella marmellata. O meglio tra gli scaffali. Il giovane si era addentrato negli uffici, probabilmente consapevole di quel che avrebbe trovato. Nulla di sacro, per carità, solo merce profana. Spulciando tra armadietti e comodini, completamente indisturbato, il giovane era riuscito difatti a racimolare un telefonino cellulare, un caricabatteria, perfino cinquanta euro in contanti oltre ad altre cianfrusaglie di poco valore arraffate nell'occasione.
Nel corso della sacrilega razzia però, inaspettatamente, fece capolino nella stessa stanza anche il parroco del luogo sacro, che cogliendolo nel pieno del suo crimine, chiese al giovane di lasciare tutto a suo posto. Ma niente. II ragazzo, intascato il modesto bottino, anziché redimersi infilò con passo deciso la porta d'uscita, strattonando e spingendo il prete che invano tentò di bloccarlo. Denunciato all'indomani l'accaduto ai carabinieri della locale stazione, partirono subito le indagini. Rifacendosi a quanto spiegato dal parroco, gli uomini coordinati dal maresciallo Roberto Borrello, passo dopo passo, sono riusciti a risalire all'identità dell'autore della rapina. Accertata la mano di De Virgilis, il pubblico ministero incaricato delle indagini Antonio Negro ha chiesto al giudice per le indagini preliminari la custodia cautelare in carcere a indirizzo del 32enne. La quale, subito concessa, è stata infine applicata ieri mattina, nel cuore della casa circondariale di Brindisi, dove il giovane oritano è gia recluso da due settimane per altra vicenda.

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