www.trcb.it, 10.3.2010
Arginare, prevenire, combattere. Con questa finalità la Giunta Ferretti adotta il sistema di videosorveglianza, facendo installare ben 54 telecamere, in funzione da ieri pomeriggio su alcuni punti strategici e lungo diverse vie comunali. Sono circa 22 i siti monitorati in diretta dal sistema di videosorveglianza, installato già 10 mesi fa, ma attivo solo da un giorno. Un impianto fortemente innovativo in grado di leggere quotidianamente 24 ore su 24,tutto quello che può compromettere la vivibilità urbana, garantendo la privacy dei cittadini.
Arginare, prevenire, combattere. Con questa finalità la Giunta Ferretti adotta il sistema di videosorveglianza, facendo installare ben 54 telecamere, in funzione da ieri pomeriggio su alcuni punti strategici e lungo diverse vie comunali. Sono circa 22 i siti monitorati in diretta dal sistema di videosorveglianza, installato già 10 mesi fa, ma attivo solo da un giorno. Un impianto fortemente innovativo in grado di leggere quotidianamente 24 ore su 24,tutto quello che può compromettere la vivibilità urbana, garantendo la privacy dei cittadini.
Posted in: Cronaca
2 commenti:
Sapere che il comandante dei vigili sorveglia sulla mia incolumità, in effetti mi fa stare più tranquilla! Meno male che ......c'è!
SORRIDI TI STANNO FILMANDO!
Da oggi quando camminate per le strade di Oria ricordatevi di sorridere perche vi stanno guardando filmando e registrando. “Arginare, prevenire, combattere. Con questa finalità la Giunta Ferretti adotta il sistema di videosorveglianza, facendo installare ben 54 telecamere, in funzione da ieri pomeriggio su alcuni punti strategici e lungo diverse vie comunali.”. Tutti crediamo e siamo convinti che bisogna lavorare contro la delinquenza e la criminalità per una cultura della legalità. Però ognuno ha le sue soluzioni. Il comune di Oria trasforma il nostro paese in un “Grande Fratello” e installa 54 telecamere. Questa soluzione per me è più che discutibile per varie ragioni.1- Le telecamere non eliminano la delinquenza e la criminalità ma la spostano soltanto in altri posti(come le zone periferiche o le campagne del nostro paese). Non mi pare una buona soluzione spostare la delinquenza fuori dal paese .2-Il modello di sicurezza che si basa nella installazione di telecamere di sicurezza per prevenire la delinquenza sta dando scarsi risultati in molte città(Londra 10.000 telecamere installate un giro di denaro di circa 290 milioni di euro e il numero dei reati non sembra diminuire)3- le telecamere suppongono un vero attacco alle libertà personali di ogni individuo. Secondo la giunta Ferretti bisogna vigilare 24 ore su 24 zone pubbliche per evitare che si commettano reati .Non mi sorprenderei se tra un po di tempo il nostro sindaco ci dicesse: abbiamo percentuali altissime e vergognose di violenza domestica(che è la verita). Come evitarla?Magari installando telecamere in tutte le case dove si possa avere questo tipo di violenza domestica? Oggi questa affermazione ci sembra assurda però in realtà tutto dipende dal grado di libertà che ognuno vuole cedere. Con un alto livello di paura e di percezione di insicurezza( che i media riescono a diffondere senza problemi, riguardo a questo leggete questo interessante articolo http://www.byoblu.com/post/2010/02/15/Il-vergognoso-grafico-della-disinformazione.aspx) ci sarà tanta gente disposta a cedere pezzi della propria libertà per una” presunta sicurezza”. O peggio, qualcuno sarà disposto a cedere tutta la propria libertà non per la sicurezza ma per un certo grado di “senso di sicurezza”. Sulla etica della video sorveglianza e la politica della paura come forma di controllo sociale si potrebbe dire ancora molto visto che fa parte del sistema di valori del sistema “liberista - capitalista” che Ferretti a livello locale e Berlusconi a livello nazionale rappresentano. Per concludere voglio dire che la delinquenza e la criminalità non si combattono con le telecamere perche queste non eliminano le disuguaglianze economiche sociali e culturali, la disuguaglianza genera emarginazione e esclusione che sono terreno fertile per la criminalità. La disuguaglianza è una parte necessaria del capitalismo. Così, mentre il sistema ordina e condiziona la nostra vita sempre e comunque ci saranno criminali con o senza telecamere. Più vicino o più lontano da noi. Credo che le strade da seguire siano altre. Sensibilizzare, educare e diffondere una CULTURA DELLA LEGALITA’ e soprattutto per i nostri governanti dare l’esempio.
Attilio Ardito
STUDENTE-OPERAIO DELLA FABBRICA DI NICHI-ORIA
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