giovedì 11 marzo 2010

Videosorveglianza, da ieri la città sotto controllo.

La Gazzetta del Mezzogiorno, 10.3.2010


Arginare, prevenire, combattere. Con tali scopi la Giunta Ferretti adotta il sistema di videosorveglianza, facendo installare ben 54 telecamere, in funzione da ieri pomeriggio su 22 punti strategici. Sono circa 22 i siti monitorati in diretta dal sistema di videosorveglianza, installato già 10 mesi fa, ma attivo solo da un giorno. L’impianto è in grado di “le ggere”, 24 ore su 24, tutto quello che può compromettere la vivibilità urbana, di prevenire reati e salvaguardare i beni architettonici del paese. La postazione di controllo è l’ufficio del comandante di Polizia Urbana.

Il “battesimo” ufficiale dello strumento c’è stato ieri mattina e ha rappresentato un esempio di coesione istituzionale. Erano infatti presenti il prefetto di Brindisi Domenico Cuttaia, il procuratore capo Giuseppe Dinapoli, il questore Vincenzo Carella, del prof. avv. Vito Ingletti, il presidente della Provincia Massimo Ferrarese, il sindaco Cosimo Ferretti, il com. provinciale della Guardia Finanza Mangia, il capitano dell’Arma Fabio Guglielmone, il comandante della stazione locale dei Carabinieri Roberto Borrello, il comandante di Polizia municipale Emilio Dell’Aquila e i comandanti di Polizia municipale locale. «Iniziativa necessaria – ha detto Ferrarese - in un territorio che deve crescere economicamente, turisticamente e quindi necessita di sicurezza». Nelle parole del prefetto Cuttaia, l’elogio all’Amministrazione comunale per garantire sicurezza ai cittadini.

«Il Comune di Oria –ha spiegato –va additato come modello per la scelta strategica di voler offrire un importante strumento di indagine che sarà di ausilio alle forze dell’ordine e alla Magistratura. E’ un modello di riferimento per una “sicurezza partecipata” perché gli organi dello Stato non sono gli unici tutori della sicurezza: anche gli enti locali possono farlo». Non è mancato il riferimento alla tutela della privacy. «L’azione repressiva - ha concluso Cuttaia – deve salvaguardare il rispetto della libertà del cittadino». A condiverlo è il procuratore Dinapoli: «oggi tutti i nostri comportamenti sono tracciabili –ha spiegato -. E’ il costo da pagare per tutto ciò che ha facilitato la nostra vita. Strumenti preziosi tutti, dai quali non può prescindere un binomio indissolubile: la sicurezza e la giustizia per la tutela della privacy, affinchè si realizzi sempre un reale bilanciamento degli interessi ed un pieno rispetto delle regole».

Un trattamento dati che può essere pericoloso ma non quando a trattarli sarà personale dotato di adeguata certificazione. «Ogni incaricato al trattamento - ha concluso il prof. avv. Vito Ingletti - e saranno certamente pochissimi, dovrà essere munito di adeguato profilo autorizzatorio, e sarà tenuto sempre al massimo segreto di ufficio».

0 commenti:

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More

 
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Sweet Tomatoes Printable Coupons