venerdì 19 marzo 2010

SE SI AVESSE LA PAZIENZA E IL TEMPO DI SEGUIRE I PROCESSI ….

in relazione all'articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno di ieri (cliccare su questo link), ricevo dal Signor Leonzio Patisso la seguente nota

Caro Antonello mi dispiace ma questa volta devo far rilevare che la notizia riportata dai giornali e dal tuo Blog è completamente inventata... e non riesco a spiegarmi come questo possa accadere, mi devi scusare ma come potrai ben comprendere anche la pazienza ha i suoi limiti:
Forse perchè (e non per spirito di polemica ma per deficit di pazienza) i giornalisti non hanno tempo per seguire i processi e si accontentano di essere notiziati da questo o da quello più o meno interessato.
Il sig. Cosimo Patisso, dipendente Monteco, diversamente da quanto riportato sui giornali, è stato sentito dal Tribunale come teste ed ha completamente smentito la ricostruzione fatta dal teste dell'accusa.
Non avendo, quindi, la stampa, seguito direttamente il processo non ha potuto riportare, oltre ikl teorema del PM, le circostanze, evidenziate da tutti i testi della difesa che hanno fatto crollare il castello accusatorio nei confronti del vigile Conte Gilberto, accusato da un dipendente Monteco per un unico episodio di “raccomandazione” e/o di millantato credito “criminale”, che sarebbe avvenuto in pochi secondi e in un giorno in cui si trovava nella campagna della zia (la mattina del 6 marzo 2009 indicata senza possibilità di errore dopo tre giorni dai fatti) in cui lo stesso vigile Conte Gilberto non era neppure in servizio… ma il dipendente Monteco, che lo accusa, questo non poteva saperlo e quindi lo ha descritto in divisa salvo poi cambiare la indicazione del giorno (indicando dopo 2 mesi la mattina del 7 marzo 2009) in cui ciò sarebbe avvenuto; ma anche il 7 marzo il vigile Conte non era in servizio e quindi non poteva essere in divisa, a questo punto dopo un anno dal fatto lo stesso accusatore indica un altro giorno (5 marzo 2009 ore 11 circa) giorno in cui il vigile era si in servizio ma aveva accompagnato il Sindaco presso il Tribunale di Francavilla e non si trovava a Oria.
La circostanza che il Tribunale non abbia ammesso come teste il Sindaco di Oria, chiesto dalla difesa del vigile Conte Gilberto, è stata motivata dallo stesso Tribunale come non necessaria ai fini della decisione che, a questo punto, dovrà essere adeguatamente motivata per le numerose contraddizioni dell’unico accusatore del vigile Conte Gilberto e sul perché non si è ritenuto necessario sentire il Sindaco di Oria che, per la verità, non si “capisce” come mai non abbia ritenuto di aderire alla richiesta dei legali del vigile Conte Gilberto per produrre una dichiarazione spontanea sugli avvenimenti del 5 marzo 2009 per dare un contributo alla necessità di ripristinare la verità dei fatti non potendo smentire di essere stato accompagnato proprio dal vigile Conte Gilberto la mattina del 5 marzo 2009 presso il Tribunale di Brindisi.
Avendo assistito al processo posso dare esattamente conto anche di quegli avvenimenti, che contrastano con il teorema accusatorio del PM, che non interessano molto quella stampa che troppo spesso si adagia sui teoremi della accusa il cui unico scopo (e non mi riferisco allo specifico giornalista) sembra essere solo quello di contribuire a distruggere la reputazione della povera gente i cui genitori hanno potuto lasciare in eredità solo la loro indiscussa onestà, salvo poi una volta assolti, in Tribunale o in Appello, riportare la notizia in un trafiletto ben nascosto in cui nessuno ti chiede neppure scusa indignandosi poi solo ed esclusivamente per le sorti del cavaliere che si assume essere un, ricco, perseguitato abile a sottrarsi ai processi e a utilizzare a man bassa quelle prescrizioni che la povera gente onesta ha sempre rifiutato.
Ti allego la richiesta dei legali del Conte rifiutata dal Tribunale
Leonzio Patisso

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