La Gazzetta del Mezzogiorno, 19.5.2009
Massacrato di botte, in pieno centro e sotto gli occhi di tante persone, senza una ragione precisa.
Luigi Torchiani, pensionato oritano di 78 anni, è finito in ospedale con una serie fratture al volto e in alle braccia.
Le sue condizioni sono molto gravi ma, a quanto pare, non dovrebbe essere in pericolo di vita.
I suoi aggressori, però, gli hanno - come si dice in questi casi - cambiato i connotati: talmente tanta è stata la ferocia con la quale sono stati inferti pungi e calci contro l’anziano oritano.
L’aggressione è avvenuto nei pressi di piazza Lorch: il «cuore» della cittadina.
Sembra che al pestaggio abbiano assistito diverse persone ma nessuno - stando a quanto hanno fatto sapere i carabinieri - ha avuto il coraggio di intervenire.
Dopo la brutale aggressione, i due energumeni sono risaliti in auto e hanno fatto perdere le loro tracce.
Sembra che la vettura usata dai due sia stata una «Punto» forse di colore grigio.
Per il resto, i carabinieri non hanno altri elementi per cercare di risalire agli aggressori.
Qualcuno ha chiamato subito il 118 e i carabinieri, che sono arrivati in piazza Lorch nel giro di qualche minuto, prestando i primi soccorsi al pensionato in attesa dell’ar rivo dell’ambulanza.
Torchiani, che respirava a fatica ma che non ha perso conoscenza, è stato prima condotto all’ospedale di Francavilla e da lì trasferito al «Perrino» di Brindisi. La prognosi parla di quaranta giorni, ma sono in corso altri accertamenti e non è escluso che si possa arrivare ad un intervento chirurgico per la ricostruzione del volto.
Le indagini sono scattate immediatamente ma, a quanto pare, i militari dell’Arma - guidati dal maresciallo Roberto Salimbeni, non hanno trovato al momento molti elementi perchè nessuno dei presenti è stato rintracciato o ha indicato qualche particolare.
Il punto di partenza delle indagini è l’auto sulla quale viaggiavano gli aggressori, ammesso si trattasse effettivamente di una «Punto».
Quanto al movente dell’aggressione, spunta l’ipotesi passionale. Una questione di donne, ma non di gelosia. Sembra che il pensionato avesse rivolto qualche apprezzamento ad una ragazza e che questo avrebbe scatenato la violenza reazione del fidanzato o di un suo parente.
Ovviamente, si tratta soltanto di ipotesi che sono al vaglio degli investigatori.
La cosa che sconcerta è che nessuno sia intervenuto per cercare di sedare gli animi, sebbene l’aggressione sia avvenuto in uno dei posti più affollati della cittadina.
Gli investigatori non si sbilanciano più di tanto, ma nel giro qualche giorno si potrebbe anche arrivare all’individua - zione dei due giovani che hanno pestato il pensionato, lasciandolo per terra in una pozza di sangue.
Nella giornata di ieri, sono stati effettuati anche alcuni interrogatori di persone sospette.
Massacrato di botte, in pieno centro e sotto gli occhi di tante persone, senza una ragione precisa.
Luigi Torchiani, pensionato oritano di 78 anni, è finito in ospedale con una serie fratture al volto e in alle braccia.
Le sue condizioni sono molto gravi ma, a quanto pare, non dovrebbe essere in pericolo di vita.
I suoi aggressori, però, gli hanno - come si dice in questi casi - cambiato i connotati: talmente tanta è stata la ferocia con la quale sono stati inferti pungi e calci contro l’anziano oritano.
L’aggressione è avvenuto nei pressi di piazza Lorch: il «cuore» della cittadina.
Sembra che al pestaggio abbiano assistito diverse persone ma nessuno - stando a quanto hanno fatto sapere i carabinieri - ha avuto il coraggio di intervenire.
Dopo la brutale aggressione, i due energumeni sono risaliti in auto e hanno fatto perdere le loro tracce.
Sembra che la vettura usata dai due sia stata una «Punto» forse di colore grigio.
Per il resto, i carabinieri non hanno altri elementi per cercare di risalire agli aggressori.
Qualcuno ha chiamato subito il 118 e i carabinieri, che sono arrivati in piazza Lorch nel giro di qualche minuto, prestando i primi soccorsi al pensionato in attesa dell’ar rivo dell’ambulanza.
Torchiani, che respirava a fatica ma che non ha perso conoscenza, è stato prima condotto all’ospedale di Francavilla e da lì trasferito al «Perrino» di Brindisi. La prognosi parla di quaranta giorni, ma sono in corso altri accertamenti e non è escluso che si possa arrivare ad un intervento chirurgico per la ricostruzione del volto.
Le indagini sono scattate immediatamente ma, a quanto pare, i militari dell’Arma - guidati dal maresciallo Roberto Salimbeni, non hanno trovato al momento molti elementi perchè nessuno dei presenti è stato rintracciato o ha indicato qualche particolare.
Il punto di partenza delle indagini è l’auto sulla quale viaggiavano gli aggressori, ammesso si trattasse effettivamente di una «Punto».
Quanto al movente dell’aggressione, spunta l’ipotesi passionale. Una questione di donne, ma non di gelosia. Sembra che il pensionato avesse rivolto qualche apprezzamento ad una ragazza e che questo avrebbe scatenato la violenza reazione del fidanzato o di un suo parente.
Ovviamente, si tratta soltanto di ipotesi che sono al vaglio degli investigatori.
La cosa che sconcerta è che nessuno sia intervenuto per cercare di sedare gli animi, sebbene l’aggressione sia avvenuto in uno dei posti più affollati della cittadina.
Gli investigatori non si sbilanciano più di tanto, ma nel giro qualche giorno si potrebbe anche arrivare all’individua - zione dei due giovani che hanno pestato il pensionato, lasciandolo per terra in una pozza di sangue.
Nella giornata di ieri, sono stati effettuati anche alcuni interrogatori di persone sospette.
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