martedì 27 maggio 2008

«Simba? L’ho già perdonato, ho sbagliato io»

Parla il gestore del giardino zoologico del santuario di San Cosimo Eugenio Weihmann. Una porta lasciata aperta la sera precedente all’origine dell’incidente

di Vincenzo Sparviero, La Gazzetta del Mezzogiorno, 27.5.2008


"Simba non c’entra nulla", si affretta a dire quasi a giustificare il comportamento del leone. "La colpa è mia - aggiunge -.La sera prima, aveva dimenticato aperta una delle porte interne della gabbia".
Eugenio Weihmann ha quasi settant’anni ma il fisico (e lo spirito) di un trentenne. Dalla sua Svizzera, quasi vent’anni fa, ha deciso di trasferirsi ad Oria per gestire uno zoo e restare così tra i suoi «cari» animali dopo una vita trascorsa come domatore per alcuni tra i circhi più importanti del mondo.
Di rischi, legati a tigri e leoni, ne ha vissuti davvero tanti. Questa volta, però, una banale dimenticanza è costata decisamente cara e poteva trasformarsi in tragedia.
Non deve essere stata una bella situazione anche per lei che pure allo sguardo dei felini è abituato?
"Quando mi sono reso conto che non avevo scampo, ho quasi pregato che mi azzannasse alla gola per farla finita subito. Invece, Simba mi ha azzannato alla coscia. Poi, al polpaccio. A quel punto, anzichè attaccare ancora Simba è rimasto fermo. Mi fissava con i suoi occhi grandi". A questo punto, entra in scena la grande esperienza del domatore che indietreggia molto lentamente per cercare un rifugio più sicuro. "È proprio così. La gamba mi faceva male ma sono riuscito trascinarmi indietro fino a raggiungere l’altra porta e chiuderla alla mie spalle. A quel punto ero salvo e soprattutto felice che la vicenda si era conclusa così, senza problemi anche per Simba".
Che ne sarà del giardino zoologico di Oria? "Posso dire che adesso la situazione è abbastanza tranquilla. Fino a qualche anno addietro, però, non sono mancate le denunce e gli inviti ad andare via. Abbiamo anche affrontato delle cause. Se sono rimasto al mio posto è perchè sono sicuro che gli animali avrebbero fatto una brutta fine".
C’è la possibilità di far arrivare qui altri animali? "Basta soltanto chiedere. Qui potrebbero arrivare gli animali
dei circhi che ormai sono chiusi o che intendono farlo, per non parlare dei privati che prima prendono gli animali esotici e poi non sanno cosa farne. Purtroppo, non accetto altri animali perchè non so, dopo di me, che fine potrà fare questa struttura che pure appassiona ancora tanti bambini e le loro famiglie che intrecciano con gli animali un rapporto speciale anche nel corso di brevi escursioni".
Un incidente di percorso che non ha certamente inficiato lo splendido rapporto che Weihmann ha con tutti i
suoi animali: dai leoni alle tigri, dagli orsi, ai dromedari, dagli elefanti all’ippopotamo fino ai serpenti del rettilario.
"Io amo gli animali. Non è certo un morso di Simba che può fermarmi. Appena sono stato meglio, sono subito tornato io personalmente in quella gabbia a portargli da mangiare".

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