sabato 3 maggio 2008

Una maggioranza che fa i numeri

di ELISEO ZANZARELLI, Senzacolonne, 3.5.2008

Viene a mancare il numero legale ed il Consiglio comunale slitta a data da destinarsi. È accaduto l'altro giorno, per l'ennesima volta negli ultimi tempi. Dacché la maggioranza nella massima assise cittadina risulta essere risicata, ridotta al minimo indispensabile, ossia ad undici consiglieri sui venti totali. Decisamente poca roba rispetto agli originari quindici scaturiti dal grosso successo elettorale del 2006.
Argomento all'ordine del giorno era l'approvazione del regolamento sulle sponsorizzazioni, quindi apparentemente nulla di trascendentale, nulla potenzialmente in grado di provocare chissà quali sconvolgimenti politici. Quindi gli accadimenti recenti, le diverse sedute slittate, possono ben suonare come un campanello d'allarme per una squadra amministrativa non più tanto coesa.
Il problema cosiddetto "dell'undicesimo uomo", infatti, comporta che ognuno degli undici consiglieri di sostegno alla Giunta Ferretti si senta quello "decisivo", quello in grado di far valere _questa posizi:onc-dominante. In linea con questa tesi il Partito Democratico che, per bocca del capogruppo Domenico D'Ippolito, si esprime così: "Questa maggioranza è ormai facilmente ricattabile, non può andare avanti così. Noi ci presentiamo regolarmente in Consiglio, così adempiendo al mandato affidatoci dagli elettori, facendo raggiungere il numero legale, e loro? Giocano ad entrare ed uscire dall'aula in maniera a dir poco strategica".
Questo, perchè le uscite dalla sala sono avvenute proprio al momento di votare il regolamento - documento peraltro già vistato da maggioranza ed opposizione nelle varie sedute di commissione -, momento in cui ben quattro esponenti della maggioranza - Fullone, Metrangolo, Marinò, Italiano - hanno disertato i lavori in corso. Risultato? Con già due altri rappresentanti della maggioranza, Monticelli e Almiento, assenti per motivi personali, i banchi alla destra del primo cittadino sono rimasti popolati di soli nove consiglieri, ovviamente insufficienti all'approvazione della normativa locale atta a consentire ai privati di finanziare l'ente in cambio di pubblicità. Interruzione di mezzora decisa dal presidente del consiglio Sorrento e poi ufficializzazione dello slittamento quando, trascorsi i trenta giri della lancetta dei secondi, l'aula è rimasta comunque semideserta. 'U attività del consiglio è attualmene paralizzata - aggiunge Domenico D'Ippolito -, e si ricordi che entro il 31 maggio andrebbe approvato il bilancio preventivo, importantissi mo per la città. Di questo passo, se già sulle piccole questioni tendono a lìtigare come niente fosse, come faranno ad essere d'accordo sull'essenzíale documento finanziario?"
Un'altra questione preme essere sottolineata: da qualche mese a questa parte le sedute di consiglio non sono più pubblicizzate come un tempo. Ciò, nel senso che non vengono più affissi per le vie della città gli avvisi pubblici che annunciano le assise. Questioni legate a carenza dì fondi? Sarà, ma la cittadinanza da tre o quattro consigli a questa parte non ha di fatto la possibilità di conoscere, a meno che non si
trovi fortunatamente a passare dalle parti del municipio nei giorni di assemblea, data ora ed argomenti delle assise comunali.
I caratteristici manifestinì gialloblu sono insomma spariti dalla circolazione, con evidente carenza in termini di trasparenza.
E già sin d'ora s'approntano manovre e trattative, spesso private, in chiave ed ottica di bilancio. Mentre, dai banchi di quella che dovrebbe costituire la maggioranza in consiglio, c'è anche chi - il consigliere di Impegno Sociale Glauco Caniglia - proprio fuori la sala consiliare dopo il rinvio, ha voluto glissare sui recenti fatti, avendo tentato di spostare l'attenzione su vicende più "serie", come l'imminente visita ufficiale in città (nella giornata di oggi, ndr) del borgomastro della gemellata Lorch. "Fatto da sottolineare - ha avuto modo di affermare -, in quanto sì verificherà per la prima volta in trent'anni di gemellaggio".
La chiosa di D'Ippolito: "Mi chiedo, ci domandiamo tutti; come faccia ancora il sindaco Ferretti a dire che procede tutto come meglio non potrebbe".

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