venerdì 5 settembre 2008

Banca Carime, ennesima rapina

di Francesca D'Abramo, Il Quotidiano, 3.9.2008

L’audacia di certo non manca al malvivente che, ieri mattina, ha messo a segno una rapina da 10mila euro presso la filiale della banca Carime di Oria. Un “lavoretto” veloce e indolore e, a detta dei testimoni, portato avanti dal ladro con una certa delicatezza e tranquillità. La vicenda si è consumata intorno alle 11:00 quando, nei pressi dell’istituto, le strade brulicano di auto e di gente che passeggia o sosta nella vicina piazza Lama. Il criminale è entrato in filiale con il volto coperto da un passamontagna scuro e, minacciando il cassiere con un taglierino, si è fatto consegnare tutto il contante disponibile: 10mila euro.
E’ poi uscito velocemente dileguandosi a piedi per le vie limitrofe. Dopo il colpo, il personale in servizio presso la banca non si è affacciato fuori per osservare la fuga, non si può dunque dire con certezza se avesse o meno un complice. Nessuna indicazione utile è venuta dai passanti, poiché il rapinatore è riuscito a passare inosservato fra la gente. Al vaglio degli inquirenti sono ora le testimonianze dei dipendenti e, soprattutto, i filmati delle telecamere a circuito chiuso. Quando si è introdotto nell’area bancomat della banca, adiacente all’entrata vera e propria dell’istituto, il malvivente, che di certo è un giovane, indossava già il passamontagna. Anche il primo fotogramma che lo ritrae, dunque, non mostra il suo viso. Passando dalla porta a doppia chiusura, ha tenuto la testa bassa, per non far vedere il volto travisato al cassiere; durante il passaggio, il metal detector non ha suonato perché la quantità di metallo presente nel taglierino non era sufficiente ad azionarlo. Il rapinatore, nelle poche parole pronunciate, tradiva un accendo del luogo. Difficile stabilire se si tratti di un oritano, ma di certo è una persona che risiede nei dintorni. I dipendenti della banca non lo hanno comunque riconosciuto. Lo stesso istituto bancario aveva subito, poco meno di un mese fa, un’altra rapina con una dinamica abbastanza simile a questa. In quell’occasione il malvivente, con il volto coperto da una calzamaglia, si era introdotto nel primo pomeriggio nella filiale e, minacciando il dipendente sempre con un taglierino, si era fatto consegnare il contante disponibile. Scappando a piedi con 14 mila euro in tasca, aveva poi fatto perdere le proprie tracce, finché, qualche giorno fa, i Carabinieri non hanno bussato alla porta dell’abitazione dei suoi genitori. Il presunto colpevole di quella rapina, ora in cella, è stato riconosciuto dai militari della stazione di Latiano grazie all’esame, fotogramma per fotogramma, dei filmati delle telecamere a circuito chiuso, nonostante il viso fosse irriconoscibile. La successiva perquisizione domiciliare ha poi offerto altre prove. Si spera ora di poter bissare l’operazione e assicurare alla giustizia anche questo criminale.

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