mercoledì 26 marzo 2008

Lite in azienda: si finisce con minacce e denunce. Protagonisti dell'acceso diverbio il titolare della ditta, sua moglie e una dipendente

di Francesca d'Abramo, Il Quotidiano, 26.3.2008

È finita con delle denunce reciproche una lite per motivi di lavoro scoppiata in un'azienda di Oria che si occupa di occhiali.
Il fatto risale alla prima decade di marzo, ma è stato reso noto solo ora. Protagonisti della vicenda C.C., 38anni, datore di lavoro e titolare della ditta, la moglie di quest'ultimo che è anche socia e amministratrice della stessa azienda, D.M. di 47 anni, ed una dipendente, M.P. 33 anni.
La donna, regolarmente assunta ed in forza all'azienda da poco meno di un anno, è inquadrata come traduttrice per via dei rapporti con l'estero della ditta. Fra C.C. e M.P. si è innescata una discussione che, in poco tempo, è salita nei toni con il contributo di ambo le parti. A farla scoppiare sarebbero state le assenze dell'impiegata, secondo il datore di lavoro troppe ed eccessivamente frequenti, una interpretazione evidentemente non condivisa dalla dipendente. Dalla contestazione l'uomo sarebbe passato alla minaccia esplicita del licenziamento in tronco; la dipendente avrebbe ribattuto con decisione, dicendo che era sua intenzione rovinarlo.
Lo avrebbe fatto chiamando i militari della Guardia di Finanza e l'ispettorato del lavoro per dei controlli approfonditi sulla ditta che, a suo giudizio, avrebbero sortito degli effetti immediati sul futuro della ditta. Secondo fonti dei militari la dipendente avrebbe anche utilizzato il telefono per rincarare la dose delle presunte minacce.
Dalle parole si è passati alle vie legali. A distanza di due giorni l'una dall'altra per esporre la propria versione dei fatti entrambe le parti si sono recate dai Carabinieri della stazione di Oria. C.C. e D.M. hanno presentato una denuncia-querela per minacce, lo stesso ha fatto la traduttrice M.P. nei confronti del datore di lavoro. Del caso si occuperà ora la magistratura.

8 commenti:

mobbed ha detto...

ma quanti episodi di questo genere sono accaduti ad Oria????tre o quattro....cosa sta succedendo????prima M.M.; poi C.C., poi ancora D.M. (se fossero stati numeri me li sarei giocati)non è sempre colpa dei titolari e non lo è sempre dei dipendenti!!bisogna appurare i fatti ed essere obiettivi sempre.....ciao ciao

Anonymous ha detto...

Annuciulu!!!!!

Anonymous ha detto...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

Anonymous ha detto...

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Anonymous ha detto...

kissà di ki si tratta ma credo che bisogna veramente come dice mobbed appurare i fatti xkè se ci sono state minacce telefoniche (come dice l'articolo) la cosa è dimostrabilissima tramite i tabulati telefonici.....MAH io sono scettico...

Anonymous ha detto...

lui è COGl... e lei è una TR...!!!!Ki li conosce confermerà....è gente troppo ign... che pretende solo xkè ha 2 soldi in più di gestire la vita delle persone che lavorano x loro.....W il coraggio di denunciare gli ABUSI e SOPRUSI!!!!

Anonymous ha detto...

chiarimento: si, hai ragione lui e cogliente l'occasione e lei è tremenda (giusto per chiarire)ki li conosce???confermerà forse che è gente che ignora i diritti dei lavoratori????boh!!!o 2 soldi in più in genere fa sì che si possa abusare di tutti???punto di domanda!!

Anonymous ha detto...

sono daccordo con modded, però volevo esprimere anche una mia opinione.... vi sembra giusto che qui al sud (Oria) molta gente è assunta presso piccole aziende con contratti regolari(sulla carta), ma che effettivamente vengono "schiavizzate" e pagate la metà o a volte anche meno solo perchè pensano di avere il coltello dalla parte del manico,. Ciò che è assurdo è il fatto che grazie a tutti coloro che si comportano in questa maniera l'ISTAT dice che in media gli italiani guadagnano 1.000,00 €, tutto ciò è vero ma solo sulla carta. Naturalmente tutti quelli che si comportano in questo modo lo fanno perchè se il personale assunto in questo modo barbaro rinuncia a tali condizioni sono pronti a cacciarli tanto al di fuori della porta c'è sempre qualcuno ad accettare le medesime condizioni.
Naturalmente chi è assunta deve ritenenrsi fortunata perchè c'è ancora tanta gente che è schiavizzata senza essere nemmeno assunta.
Quindi se tutti non ci ribelliamo a questa forma di schiavitu ci sarà gente sempre più ricca e gente che per poter arrivare a fine mese deve stringere la cinghia senza potersi permettere neanche un pezzo di pane. Però c'è da dire che per l'ISTAT noi siamo gente benestante....

Un saluto a tutti e spero di essere stato chiaro, inoltre spero che qualcuno possa condividere le mie idee scivendo il proprio pensiero.....

Saluti.

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