lunedì 31 marzo 2008

Mercoledì la presentazione della ricerca storiografica di Enzo Canale.Ecco significato e origine del simbolo della città di Oria

di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 30.3.2008

«La colomba è tradita» è il titolo scelto dal dott. Enzo Canale per la sua ricerca storiografica sui simboli dello stemma oritano. Una gaia intestazione che potrebbe suscitare ilarità se non fosse così rilevante t piena di significato storico. Nessuno storeografo oritano aveva mai fatto un'analisi così approfondita come quella di Canale il quale, tra i~terpretazioni e ricerche, ha scoperto che quel volatile rappresentato sullo stemma di Oria non è una cicogna,~bensì un'aquila. Un aspetto ignorato per secoli, oggi analizzato dall'autore con ricerche sul simbolismo delle iigure e un'analisi critica dei versi latini. Tutto divulgato in un agile volume di circa 100 pagine, da presentare mercoledì 2 aprile nella sala «Antino Baldari». Non ha nascosto il suo entusiasmo e la sua soddisfazione Enzo Canale nel ve
dere finalmente pubblicato un lavoro per il quale ha speso un bel po' del suo tempo. Già da quando svolgeva il suo incarico di vice segretario comunale al Municipio di Oria e bibliotecario della «De Pace Lombardi», pensava ad uno scritto su Oria. «Rafforzai questa mia convinzione - racconta l'autore - dopo alcune letture del manoscritto di Albanese e del Matarrelli-Pagano, in seguito pubblicato. Dalla comparazione dei due testi venne fuori il dualismo colomba-cicogna sullo stemma di Oria». Un dubbio sciolto con le ricerche, poi redatte e racchiuse da una colorata copertina che riproduce una serigrafia realizzata dal maestro Antonio Palazzo.
«Non ho"voluto redigere un'opera prettamente scientifica - ha aggiunto Canale -per rendere il discorso piano e meno tedioso. L'occasione mi è servita per spaziare in note di carattere sociale e comportamentale riferite a
quei tempi per compararle con quelle di oggi». Nello scritto si approfondiscono infatti anche credenze, miti e usi dell'epoca, sempre con riferimento agli elementi presenti sullo stemma. Nella prefazione, significative sono alcune riflessioni del prof Giuseppe D'Amico, docente di storia e studioso, rimasto positivamente colpito dalla concretezza delle osservazioni e dall'argomentazione critica addotta. «Bene ha fatto l'autore a sostenere - scrive D'Amico - che la "pia avis" altro non è che una colomba rifacendosi allo studio monetazione messapica oritana in cui la figura predominante è una colomba, molto veneratanel mondo minoico-miceneo da cui Oria ha tratto origine». Così, dal «torto subito dalla colomba, così colpevolmente tradita», come si legge negli ultimi righi del libro, nasce un volume. Ma nascerà anche un nuovo stemma della Città di Oria?

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