sabato 23 agosto 2008

I Carabinieri incastrano giovane rapinatore

COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI PUGLIA - COMPAGNIA DI FRANCAVILLA FONTANA - NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE, 23.8.2008

Ha un volto ed un nome il rapinatore che nel pomeriggio del 5 agosto, ad Oria, si è introdotto nell’agenzia locale della Banca Carime con il volto travisato da una calzamaglia ed armato di un taglierino, intimando agli impiegati di consegnargli il denaro contenuto nelle casse dell’istituto. In quella circostanza, il malfattore si era allontanato a piedi al termine dell’azione delittuosa portando via circa 14.000 €.
Non erano molti gli elementi a disposizione del personale del Nucleo Operativo e Radiomobile di Francavilla Fontana e della Stazione Carabinieri di Oria, comandata dal Maresciallo Roberto Borrello: solo le dichiarazioni degli impiegati e qualche fotogramma immortalato dal sistema di videosorveglianza dell’istituto di credito.
La svolta pochi giorni dopo.
Nell’ambito della circolarità info-investigativa propria dell’Arma, i Carabinieri della Stazione di Oria non riconoscendo tra i personaggi dediti a quel tipo di reato nessuno dei soggetti abitanti nel piccolo comune brindisino, in quei giorni imbandierato a festa, intuivano che il rapinatore immortalato dal sistema di videosorveglianza potesse essere giunto da qualche comune limitrofo, magari in compagnia di qualche complice che lo aveva atteso nei pressi dell’istituto, dal quale, come detto, se ne era poi allontanato a piedi.
Una nota riassuntiva, quindi, accompagnò i fotogrammi estrapolati dal sistema di VCC della banca in tutti i Comandi dell’Arma della provincia, giungendo, quindi, anche sulle scrivanie della Stazione Carabinieri di Latiano, comandata dal Maresciallo Massimo Ribezzo: anche quei Carabinieri, come tutti ben avvezzi a prestar attenzione anche ai piccoli particolari e, in barba alle barzellette che furoreggiano nella coscienza popolare sul tema delle loro capacità, abituati a memorizzare “a futura memoria” circostanze, luoghi e persone che quotidianamente condizionano il loro variegato operare, non sfuggiva il particolare che le fattezze e le caratteristiche fisiche del rapinatore immortalate in quei fotogrammi, potessero essere riconducibili ad un soggetto ben noto alla loro quotidianità perché già più volte incontrato per altre vicende penali che lo hanno riguardato in passato: Angelo Bottazzo, un operaio 24enne, residente solo anagraficamente in Latiano, ma di fatto senza fissa dimora.
Il collage investigativo, a quel punto, era fatto: le sembianze del rapinatore immortalato ad Oria e quelle del latianese immortalato dalle telecamere e dalle dichiarazioni dei testimoni, coincidevano perfettamente.
Nel corso della successiva perquisizione presso presso l’abitazione dei suoi genitori, ove il ragazzo si recava solo saltuariamente, infine, il colpo di scena: tra gli abiti in uso al ragazzo, quegli stessi Carabinieri della Stazione di Latiano riconoscevano un pantaloncino, una t-shirt ed un paio di scarpe da ginnastica riconducibili verosimilmente ad un'altra rapina, per cui loro stessi stavano già indagando, commessa in luglio in danno di un supermercato sito in quella via la Marina.
Anche in quella circostanza, il rapinatore si era introdotto sempre con il volto travisato da una calzamaglia, ma armato di pistola, e si era allontanato, sempre a piedi, portando via altri 6.000 €.
Una volta rintracciato, quindi, il ragazzo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria almeno perché gravemente indiziato di essere l’autore della rapina in Oria. Si è in attesa, infatti del responso degli accertamenti dei Reparti Speciali dell’Arma dei Carabinieri, circa la rapina commessa a Latiano circa gli esami biologici su alcuni reperti rilevati in sede di sopralluogo già nel luglio scorso, per i quali erano stati già interessati i Carabinieri del R.I.S. – Raggruppamento Investigazioni Scientifiche.
Dopo le formalità di rito, infine, Bottazzo.è stato tradotto presso il carcere brindisino ove rimarrà a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Milto De Nozza, e del Giudice per le Indagini Preliminari che lo interrogherà nei prossimi giorni.
Nel frattempo, in via amministrativa, il ragazzo, la cui presenza è risultata essere palesemente pregiudizievole per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, sarà fatto oggetto di un provvedimento di rimpatrio con F.V.O. con diffida di far ritorno nel Comune di Oria, per la durata di anni tre, senza la preventiva autorizzazione dell’Autorità.

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