di Rita Labbro Francia, 24.7.2008
tratto da "COMUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE":
"Un dato è certo, dopo la pubblicazione della delibera di giunta qualche anonimo si è rivelato, giustificando la sua condotta in base ad una scelta di stile e a motivi opportunità; motivi di opportunità che probabilmente si rinvengono in quella stretta parentela che lega il titolare del blog ad una esponente politica locale di un partito del centro destra, protagonista, qualche mese addietro, di una bruciante (è proprio il caso di dirlo) carriera politica."
Non entro nel merito della questione, la cui valutazione va fatta nelle opportune sedi e dalle persone a ciò deputate.
È innegabile, però, che la mia persona sia stata tirata in ballo in questa diatriba del tutto gratuitamente ed immotivatamente e ciò mi costringe, mio malgrado, ad alcune precisazioni e chiarimenti nei confronti de “l’Amministrazione ed i rappresentanti della stessa che mai a nessuno ed in nessuna sede hanno negato il dialogo, il chiarimento ed il contraddittorio”.
Che Antonello D’Amico alias Oritano fosse mio marito non è un segreto per nessuno (come non era un segreto che dietro quello pseudonimo ci fosse lui perché erano in tanti a saperlo in Oria) per cui il riferimento alla “stretta parentela” con la mia persona e con la mia storia politica risulta superfluo e decisamente poco elegante dacché l’essere marito e moglie non comporta l’unità di intenti e di opinioni né, tanto meno, di azioni.
Il mio carattere e lo stile che mi contraddistingue mi consigliano di non chiosare l’altrettanto poco elegante commento sulla mia “carriera politica” (che carriera non è mai stata né ha mai voluto essere) e che si aggiunge agli altri, innumerevoli, episodi verificatisi in questi mesi per i quali se avessi voluto intraprendere azioni legali, nei confronti di personaggi pubblici che hanno pubblicamente offeso la mia onorabilità di persona e di professionista, avrei dato lavoro a tanti colleghi. Ma io non sono permalosa.
Pertanto, d’ora in avanti, pregherei “l’Amministrazione ed i suoi rappresentanti” di non confondere i fatti con le supposizioni, il piano politico con quello personale, le azioni di uno con quelle di un altro.
Ah! Dimenticavo. Se qualcuno si ritenesse leso da ciò che ho scritto si rivolgesse a me e non a mio marito.
Posted in: 
2 commenti:
Voglio esprimere la mia piena solidarietà alla signora Rita Labbro Francia (oltre che al coniuge Antonello s'intende), persona di elevate qualità morali e seria professionista, che non meritava tale tiro mancino. Tra l'altro è stato proprio l'amore per Oria (è di origini abruzzese ma quando occorre parla il dialetto oritano in modo impeccabile) a spingerla ad impegnarsi attivamente nella politica locale, con l'intento di contribuire affinché si potesse iniziare un processo di cambiamento del "modus operandi" degli eletti che occupano posti di potere. Vari fattori l'hanno spinta a desistere spiegandone le ragioni pubblicamente in un comunicato stampa (che potrete leggere nel blog de l'oritano). Decisione che seppur sofferta e non condivisa da tanti amici che le stavano e continuano ad esserle vicino (me compreso) fa denotare la voglia di mantenersi seria e pulita e quindi non farsi contagiare alla pari di tanti altri. Grazie Rita, grazie Antonello, ricordate che non siete e non sarete mai soli. Ritengo non sia opportuno aggiungere altro per evitare di alimentare la polemica in atto. F.to Franco Arpa - gestore di blog sorvegliato speciale.
Voglio anch'io esprimere la mia piena solidarietà alla sig.ra Rita Labbro Francia ed al marito Antonello D'Amico, entrambe persone e professionisti di spiccate qualità morali e professionali, non merritevoli certamente, di un attacco sporco e smeschino da parte dell'Amministrazione Comunale, la quale, avrebbe certamente fatto meglio se evesse avuto il coraggio di mettere nel suo comunicato, nome e cognome delle persone interessate, evitando così di cadere nell'anonimato(circa i nomi).
A Rita ed Antonello, spero vivamente che quanto accaduto non li fermi nello scrivere e pubblicare i pensieri propri e quelli altrui , ricordandoli di avere comunque il mio personale apporto e non solo. Mauro Marino'
Posta un commento