sabato 25 agosto 2007

ORIA AN, ENNESIMA BURRASCA. SI DIMETTE IL PRESIDENTE CITTADINO

(fonte Il Gallo, 24.8.2007)
Salta l'individuazione del secondo assessore. Partito ancora spaccato.
Labbro Francia fuoriL'avvocato Rita Labbro Francia, solo da qualche mese alla guida del circolo cittadino di AN, si è ufficialmente dimessa dal partito. Lo ha fatto in occasione dell'ultima riunione del direttivo, quella del 21 agosto scorso, l'ennesima burrascosa.
All'ordine del giorno vi era la trattazione della questione “secondo assessore”. A seguito delle dimissioni da assessore rassegnate da Pierfrancesco Conte (Impegno Sociale) ed alla contestuale dichiarazione d'indipendenza del consigliere Mauro Marinò, infatti, per AN si è schiusa la porta del secondo Assessorato, fino a quel momento come noto rimasta sbarrata. Complici strategie opportunistiche adottate in seno alla maggioranza amministrativa, anche in occasione dell'approvazione dell'ultimo consuntivo – voto favorevole decisivo in Consiglio di Francesco Greco -, il partito presieduto a livello provinciale dal senatore Eupreprio Curto si è trovato a poter esprimere un ulteriore esponente in Giunta, da affiancare al sempre stabile Giuseppe Destradis. Quando la situazione pareva però farsi più rosea, è accaduto l'indicibile, con l'uscita polemica della mai troppo accettata presidentessa.
Proprio all'avvocato Labbro Francia abbiamo voluto rivolgere qualche domanda.
Avvocato, quali i motivi delle sue dimissioni?
“Purtroppo io e parte del partito non remavamo nella stessa direzione da tempo ormai. Le dimissioni sono state per la sottoscritta atto dovuto. Mi sono resa conto che in questo partito chi cerca di pensare con la propria testa, non accettando supinamente direttive che piovono dall'alto o discutibili consolidate strategie che derivano dalla prassi locale, non è mai ben accetto. Esempio: in occasione dell'ultimo argomento di discussione - nomina del secondo assessore in quota AN - io ho sostenuto l'intera ridiscussione delle deleghe tra le forze di maggioranza perchè non ci si accontentasse dell'Assessorato rimasto scoperto, quello a Sport, Turismo e Spettacolo. Buona parte del partito ha invece preferito, per evitare contrasti con gli altri partiti ed ulteriori critiche, accontentarsi degli avanzi degli altri”.
Circolano i nomi di due papabili per la nomina ad assessore: Michele D'Addario e Davide Conte. Uno di loro sarà l'assessore mancante?
“Non lo so. Non sarò io a dirlo. So solo che nella riunione dell'altro giorno non era previsto si discutesse di nomi, ma solo di strategie: accettare l'assessorato rimasto vacante o sostenere la ridiscussione delle deleghe? Qualcuno aveva evidentemente già deciso di procedere con i nomi. Ad un certo punto, rassegnate le dimissioni, io sono andata via. Senza presidente e con evidenti contrasti interni però era ben difficile si riuscisse ad esprimere una posizione definitiva. Dico soltanto che c'è gente allontanatasi dal partito per lunghissimo tempo, salvo poi ricomparire di colpo in odor nomine...”
Lei fu eletta in un clima non proprio disteso. Può essere che non sia riuscita ad essere la “presidente di tutti”?
“Forse non ci sono riuscita, ma assicuro di aver fatto tutto quanto nelle mie possibilità per cercare di superare le tensioni già esistenti prima della mia elezione. Tante volte ho lanciato messaggi e compiuto gesti concreti di distensione verso gente che nei miei confronti proprio leale non era stata . Invano, purtroppo. Mi sono anche sentita criticare dall'interno per un incarico legale ricevuto dal Comune. Incarico che peraltro non avevo chiesto né mi aspettavo di ricevere e che non ho mai nascosto di aver ricevuto. Parcella? 550 €, limpidi, tutto alla luce del sole!”
Ed ora che farà? Politicamente, s'intende. Con AN ha proprio chiuso?
“Sì, purtroppo con AN credo di aver chiuso. Perchè ci ripensassi dovrebbero mutare troppe condizioni. E diversi uomini. Mi dispiace solo dover abbandonare anche coloro che in me hanno creduto ed insieme a me hanno lavorato per riavviare all'interno del partito un processo di crescita seria, con l'intento di riportarlo ai vecchi splendori – si pensi ai 1600 voti del 2001 e li si confronti con i poco più di 900 del 2006! Purtroppo ho dovuto constatare che i personalismi vanno oltre il bene comune del partito e probabilmente non si vuole nemmeno che figure nuove possano emergere e farsi spazio perchè potrebbero disturbare e mettere in forse le piccole posizioni di potere faticosamente conquistate grazie soprattutto alle defezioni che si sono avute nel tempo da parte di persone che, evidentemente, non condividevano certi modi di fare. Forse le mezze figure, facilmente manipolabili, sono più apprezzate di quanti per la politica non sono disposti a sacrificare dignità, serietà e coerenza”.

1 commenti:

Lorenza ha detto...

Pur da posizioni politiche diverse e opposte, non posso che condividere, e quindi apprezzare, ancora una volta il coraggio delle donne che hanno avuto la fortuna (sfortuna) di avere a che fare con un mondo politico locale per il quale << le mezze figure facilmente manipolabili sono più apprezzate di quanti per la politica non sono disposti a sacrificare dignita , serietà e coerenza >>

Questo, mi sia consentito, senza alcuna differenza tra centro-destra e centro-sinistra.

Non voglio dire di condividere le scelte politiche (di prima e di oggi) della sig.ra Rita Labbro Francia debbo però sinceramente apprezzarne le motivazioni (etiche e morali) in cui mi riconosco in pieno, e per le quali ritiene di lasciare AN il suo partito.

Chissà se un giorno noi donne non saremo costrette a lasciare da parte le ideologie per un pizzico di concretezza nell'interesse del nostro paese cui non fa bene veder scomparire dalla scena politica, una ad una, le poche donne che si erano timidamente affacciate.

Dopo 20 anni di impegno politico e dopo una lunga esperienza amministrativo spero che arrivi il tempo in cui si abbondonino le ideologie per andare oltre il pur apprezzabile "bene comune" del singolo partito per pensare al "bene comune" della nostra città e dei nostri cittadini e per aspirare ad una politica dei cento fiori e dai colori dell'arcobaleno in cui uomini e donne libere e non manipolabili non siano costretti a restare in disparte mentre la nostra Oria viene espugnata dai personalismi e dai cambi di casacca da qualunque parte provengano ed in qualsiasi direzione vadano.

Lorenza Conte

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