giovedì 9 agosto 2007

ORIA Greco vota a favore contro le direttive del partito e salva l’Amministrazione. Per un voto passa il Bilancio.

Nella maggioranza in quattro hanno abbandonato l’aula consigliare.

(fonte Senzacolonne, 9.8.2007)

E' passato con un solo voto di scarto il bilancio consuntivo presentato ieri in consiglio comunale dall'amministrazione guidata dal sindaco Cosimo Ferretti, per la sua definitiva approvazione. Undici "sì", anziché i soliti 15.
In quattro tra le fila della maggioranza di centro destra hanno infatti abbandonato l'aula al momento del voto dopo essersi visti rifiutata la richiesta di rinviare, per la seconda volta consecutiva, l'approvazione del documento a data da destinarsi. In particolare il capogruppo di Forza Italia Egidio Conte, il consigliere di Impegno sociale Mauro Marinò, quello di An Antonio Metrangolo e dell'Udc Antonio Fullone, avrebbero preferito rimandare la discussione dell'importante punto all'ordine del giorno, a dopo la risoluzione della crisi politica apertasi in maggioranza da ormai diverso tempo.
Eppure avrebbero dovuto essere in cinque. A permettere il passaggio del documento economico, evitando così all'amministrazione di cadere per la seconda volta consecutiva sullo stesso atto, con tutte le drammatiche conseguenze del caso, è infatti stato il consigliere di Alleanza nazionale Francesco Greco. Che pur di rimanere fedele al capo dell'amministrazione Cosimo Ferretti, ha tradito,
là volontà del suo partito.
La coordinatrice del circolo locale Rita Labbro Francia ha infatti confermato che le indicazioni del partito erano quelle di appoggiare la richiesta di rinvio del documento. Una direttiva che però il consigliere Greco, una volta tra i banchi del consiglio comunale, non ha rispettato.
Contrariamente a quanto fatto nella seduta precedente, quando assieme alla "banda dei quattro" uscì dall'aula per non approvare il bilancio consuntivo decretandone così il rinvio, questa volta Greco ha preferito cambiare di nuovo idea. E dopo il primo ammutinamento, ha in pochi giorni ribaltato il suo pensiero per ragioni che, stando sempre a quanto riferito da Labbro Francia, dovrà spiegare ai suoi stessi amici di partito.
Intanto tra i due litiganti il sindaco può tirare un sospiro di sollievo dopo aver rischiato seriamente di dover rimettere il suo mandato per l'oggettiva mancanza di una maggioranza organica e stabile. Cadere per la seconda volta consecutiva su uno dei documenti fondamentali per l'attività di una amministrazione comunale non sarebbe infatti stato indolore. Ma così non è stato grazie al recupero in extremis dell'appoggio di Francesco Greco.
Superato lo scoglio del consuntivo rimane però aperta la questione prettamente politica della crisi apertasi in maggioranza. Una crisi sempre più evidente soprattutto dopo le ripercussioni avute in amministrazione, con le recenti dimissioni dell'assessore Pierfrancesco Conte prima e del direttore generale Gentile poi.
Che senza contare lo scontro frontale con Forza Italia culminato in un comizio al vetriolo dell'onorevole Luigi Vitali e le continue fibrillazioni in consiglio comunale e fuori, necessita certamente di una qualche risposta. Per porre fine così a una situazione di incertezza costante che vede gli amministratori della città vivere costantemente su un sottilissimo filo di rasoio, alla mercè dei cambi di umore di questo o di quel consigliere.

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