lunedì 13 agosto 2007

Piazza Manfredi gremita di gente per l'avvio della manifestazione storica

Una rievocazione dei fasti federiciani. Atleti e guerrieri dei diversi rioni si sfideranno in quattro prove di destrezza per aggiudicarsi il Palio 2007.
Il palío che andrà al rione vincitore quest'anno è opera dell'artista Emidio De Stefano.

(fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, 12.8.2007)

«Stante lo torneamento bandito da lo magnificentissimo Federicus, dei Gratia Romanorum Imperator, semper augustus et Siciliae rex, ad solemnae memoria delle nozze cum mobilissima madonna Isabella, reina di Jerusalem e di Tiro, li Capitani dè quattro Rioni nobilissima Cittade d'Orea faronno solenne pronunciamento di lealtade inanzi a lo popolo tutto».
Con questa formula un cerimoniere in costume ieri sera, in piazza Manfredi, gremitissima di gente, ha presentato il Palio 2007.
La suggestiva cerimonia è il momento ufficiale e solenne di consegna dello stendardo che senza disonore, con la massima lealtà, gli atleti dei rioni Lama, Castello, Judea e S. Basilio si contenderanno con le prove di destrezza e abilità.
Sono stati i soci della sezione Avis di Oria ad offrire alla Pro Loco l'opera, realizzata dal maestro Emidio De Stefano, oritano, ma da tempo residente a Ferrara, dove vive e lavora. «La fonte della vita» questo il nome dell’opera d’arte che è stata donata dall'artista, sì ispira alla maternità, ma racchiude altri elementi simbolici legati alla vita dell'imperatore svevo.
«Iconograficamente ho messo in luce la spiritualità di Federico, il suo essere colto e illuminato, ma in un modo assolutamente simbolico - ha spiegato fautore -. All'alba di un nuovo giorno, nel crepuscolo medievale, l'avvento di Federico II segna l'inizio di una nuova era culturale: un concetto che ho voluto esprimere simbolicamente con la rappresentazione di un castello federiciano posto sulla sommità di una collina azzurra, colore che suggerisce pittoricamente la prospettiva aerea e simbolicamente la distanza con il passato. La corona regale raffigurata, intorno alla quale ruotano altri elementi, è posta su di un libro contenente ipotetici consigli sanitari e simbolo della mente colta e illuminata quale era quella dell'imperatore Federico II», alla base della quale si alternano altri elementi.
La scelta del tema non è stata casuale ma frutto di uno studio di un comitato ristretto composto da alcuni soci Avis che hanno commissionato l'opera invitando tutti gli artisti locali e scegliendo come tema l'interesse per le scienze medievali.

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