lunedì 13 agosto 2007

Sindaco e giunta si dimettano. L’opposizione spiega perché ha fatto mancare il numero legale all’approvazione del bilancio.

(fonte Il Quotidiano, 12.8.2007)

«Una maggioranza che in un di un anno di amministrazione si è solo preoccupata di salvaguardare gli interessi degli amici, di affidare incarichi e faassunzioni al di fuori delle gole sulla trasparenza deve esre mandata a casa». A parlare sono i rappresentanti dell'opposizione, all'indomani dell'ultimo consiglio comunale che ha confermato il centrodestra alla guida della città. Nel comunicato Giancarlo Marinò dei Ds, Tommaso Carone della Margherita e Cosimo Pomarico della Democrazia Cristiana spiegano il motivo del loro tentativo di far mancare in consiglio il numer legale al momento dell'approvazione del bilancio consuntivo.
«Un bilancio consuntivo - scrivono nella nota - approvato da soli 10 consiglieri su 14 di maggioranza, più il sindaco, che andava respinto sia per come vengono spesi i soldi dei cittadini e sia per le illegittimità e le irregolarità denunciate ripetutamente dall'onorevole Luigi Vitali. Niente soldi per i giovani e lo sport, niente soldi per i settori che fanno sviluppo, niente soldi per i cittadini più deboli, niente soldi per il centro storico, niente soldi per sostenere le iniziative di quelle associazioni ed enti che fanno politica vera per il turismo e che valorizzano nel mondo la migliore immagine di Oria, come il Torneo di Federico II, i Rioni e gli sbandieratori».
Ma il vero punto dolente, secondo l'opposizione, riguarda le consulenze esterne: «130 mila curo all'anno in assunzioni con contratti di collaborazione gestiti dai servizi sociali, senza che i giovani di Oria siano mai stati informati e messi nelle condizioni di partecipare a nessuna selezione pubblica; 47 mila curo per una estate oritana già fallita e l'assessore al turismo costretto alle dimissioni». Ed ancora: «Abbiamo pagato un avvocato per riordinare il settore legale e che si è dimesso misteriosamente così come misteriosamente era stato chiamato dal sindaco: chi sarà il nuovo responsabile di detto settore? Il sindaco aveva anche assunto in pompa magna il direttore generale, anch'egli si è dimesso misteriosamente di fronte alla prepotenza di gruppi di pressione e di esponenti della maggioranza».
La chiusura ha il tono della sfida: «Un elenco che potrebbe continuare, anche in un pubblico confronto, per rendere bene l'idea di una gestione clientelare e di un sistema di potere instaurato dal sindaco Ferretti, dall'Udc e dai i suoi fedelissimi che vanno immediatamente bloccati mandando a casa questa amministrazione per ridare la parola agli elettori».

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