martedì 21 agosto 2007

Ricattò il prof, torna in libertà.

(fonte Senzacolonne, 21.8.2007)

Cosimo Spina, il 25enne di Oria arrestato lo scorso aprile dai carabinieri con l'accusa di aver estorto denaro a un suo ex professore per fargli riavere indietro l'auto rubata, è nuovamente in libertà. La misura di custodia cautelare imposta dal gip Simona Panzera dopo l'arresto, è infatti stata definitivamente revocata ieri mattina in sede Camera di consiglio dal siudice per le indagini preliminari Martalò, dopo che il legale del giovane, l'avvocato Pasquale Fistetti, ha ottenuto il patteggiamento della pena ridotta quindi dai sei anni minimi previsti, a soli tre. Un risultato ottenuto anche grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche che, così come per il rito del patteggiamento, ha permesso l'ulteriore riduzione della pena di un terzo. Già poche ore dopo l'arresto di Spina, il difensore del giovane riuscì a farlo scarcerare dimostrando che il suo assistito, seppur sorpreso dai militari mentre intascava i soldi del riscatto, aveva semplicemente svolto il ruolo di intermediario e non quello di estorsore e ricettatore così come ipotizzato inizialmente dall'accusa. Tanto bastò quindi per concedere al giovane il beneficio dei domiciliari. Mentre rimase in carcere Crocifisso Fitto, il 36enne arrestato assieme a Spina quello stesso pomeriggio.
Era lo scorso 17 aprile quando un anziano professore di Francavilla Fontana, venne derubato della sua vettura in contrada Fratascone, agro di Orîa. Dopo il grave episodio che lo vide sfortunato protagonista, l'uomo si rivolse subito ad amici e conoscenti, attraverso i quali venne a sapere che una mano a ritrovare l'auto rubata avrebbe potuto dargliela un certo Cosimo Spina di Oria, tra l'altro suo ex allievo. Recatosi quindi presso l'abitazione del giovane l'uomo ebbe effettivamente confenna di quanto gli era stato riferito. Spina si adoperò subito in favore del vecchio insegnante, facendogli sapere nel giro dì poche ore che avrebbe riavuto indietro l'auto, in cambio però di circa duemila euro. D'accordo con i carabinieri l'anziano professore accettò quindi l'accordo, recandosi il giorno dopo nel punto prestabilito con in tasca il riscatto. Ad attenderlo, oltre a Spina, anche Crocifisso Fitto. L'intervento dei militari avvenne esattamente pochi istanti dopo che i due oritani intascarono materialmente il malloppo: entrambi furono colti con le mani nel sacco. Per loro si prospettò quindi, fin da subito, una situazione difficile, accusati entrambi di estorsione e ricettazione in concorso. Un'imputazione che lo stesso Spina respinse fin da subito, proclamandosi innocente. A tirarlo fuori dall'intricata situazione e dalla galera, fu il giorno seguente il suo legale di fiducia, I'avvocato Pasquale Fistetti, che dimostrò corne il suo assistito avesse in realtà ricoperto solo il ruolo del l'intermediario, senza fare alcuna pressione sull’anziano professore che in effetti confermò. Da qui la decisione del gip Simona Pantera di concedere al giovane il beneficio dei domiciliari. L'attesa tra le mura di casa è quindi durata poco più di tre mesi. E, per la precisione fino a ieri mattina quando il gip Martalò, riconoscendo le attenuanti generiche e il patteggiamento, ha praticamente dimezzato la pena, permettendo al 20enne Cosimo Spina di tornare in libertà.

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