venerdì 1 agosto 2008

No Oria ? No Party !

di Oritano
Continua la rutilante Estate Oritana, indimenticabile kermesse fatta di musica, spettacolo e tanta voglia di divertimento folle e spensierato.

Se l'anno scorso i gruppi jazz assediavano le piazze oritane violentando le orecchie dei frequentatori della movida quest'anno - vivaddio - l'evanescente "Gruppo Jazz" del 21 luglio è stato apprezzato da tutti in quanto assente ...

... e che dire della serata "Radio Norba" di ieri ... scommetto che molti di voi sono ancora a pezzi dopo la folle serata "Radio Norba" con musica, mojito, negroni e pazzi scatenati ... no ? un gelatino da Mario Kenia e Radio Norba in auto, beh, meglio di niente ...

... e stasera ?... incontentabili ! Stasera ci si riposa tutti, preparandosi per la serata di domani ...

.. Girovespa, Campionato mangiatori Peperoncino, Percorso Enogastronomico, Festa della Bandiera a sorpresa, insomma un happening senza precedenti e senza capo e coda ... con tutte quelle vespette in giro sai che traffico, meno male che quest'anno, nonostante il milione risparmiato, i vigili ausiliari non ci sono altrimenti, immagina il caos ...

1 commenti:

LoneWolf ha detto...

..... meno male che a pochi chilometri da casa nostra le promesse vengono mantenute e poi abbiamo anche la sfacciataggine di deriderli certi paesini limitrofi. Il 18 luglio c'era Sergio Caputo, cantautore e musicista jazz di cui tutti ormai ignorano perfino l'esistenza. Sono rimasto esterefatto di come questo piccolo paese che risponde al nome di Erchie si sia arricchito di appuntamenti musicali così importanti. Oltre a Sergio Caputo in calendario c'era addirittura Daniele Sepe. A Oria, chi ospitiamo ? Rita Forte ? Antonino ? Pasqualino ? Giacomino ? Oria, anche nel divertimento, rispecchia i canoni della De Filippi. Giovani ritoccati dalla testa ai piedi per la gioia delle tasche di estetisti, parrucchieri, negozi di abbigliamento e, come si denunciava nell'articolo, dei gestori di Bar. Nulla contro questa gente che fa il proprio lavoro ma contro i giovani (categoria della quale, nonostante abbia superato la trentina, faccio parte anch'io) che hanno la brutta abitudine di lamentarsi sempre e magari sbraitano se una band sale su un palco e si mette a suonare musica di un certo tipo, non dico più colta o migliore, dico piuttosto "diversa". La verità è che non cambia niente perché siamo noi a non voler cambiare. Le cose buone arrivano col tempo, ma in una società come la nostra dove vige il motto del tutto e subito, ci sono poche speranze.

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