mercoledì 9 gennaio 2008

Carabiniere si uccide per amore. Aveva 23 anni, doveva rientrare in sede.

di Gianrosita Fantini, La Gazzetta del Mezzogiorno, 9.1.2008

E' stato più facile trovare il coraggio di farla finita piuttosto che riuscire a superare le pene d'amore.
Pietro Basile, per gli amici Piero, ha voluto spegnere la sua giovanissima vita con un colpo secco al cuore, proprio dove risiedevano i suoi problemi.
L'oritano 23enne, carabiniere effettivo da un paio d'anni ad Arenaccia, in provincia di Napoli, se n'è andato senza lasciare un biglietto, una parola. Dicono che per lui era diventato insostenibile continuare a vivere con la certezza di non poter più abbracciare la persona amata: una ragazza del posto (della quale sino a ieri sera nessuno aveva notizie), poco più che ventenne pure lei, con la quale si era frequentato per un breve periodo. Lei pare, non ne voleva più sapere.
Quell'amore per Piero era diventato un tarlo, trasformatosi quasi in ossessione, di quelle che ti tolgono la serenità e la voglia di vivere i tuoi vent'anni. Qualche amico racconta di ultimi periodi bui, tipici di chi, è depresso. I familiari lo avevano notato e pure i suoi colleghi. Ma nessuno poteva immaginare il peggio. E prevederlo?
Era venuto ad Oria in licenza, per trascorrere in famiglia il Natale. Probabilmente non gli è servito condividere con sua sorella minore e i con i suoi genitori, entrambi sessantenni, queste lunghe festività; forse sperava di ritrovare la sua felicità con la sua ex ragazza. Tutto gli sarà crollato addosso e la triste realtà gli avrà fatto maturare il tragico gesto. Le valigie erano pronte, lui, invece, no.
Troppo forte il peso dell'angoscia. Ancora in pigiama, si è appoggiato alla porta d'ingresso e ha mirato al cuore. Il colpo è partito rapido e dalla Beretta calibro 9, la sua pistola d'ordinanza, il proiettile ha trafitto il torace e trapassato addirittura la porta, arrivando fin sull'asfalto di via Santa Barbara, dove il giovane viveva con i suoi. La scena straziante si è presentata prima agli occhi della madre che rientrando con il marito in casa intorno alle 11,30, ha trovato il figlio senza vita riverso sul pavimento. La disperazione dei genitori non ha impedito di chiamare i soccorsi, inutilmente. Sul posto sono giunti il ten. colonnello Angelo Giurgola, vicecomandante provinciale dei Carabinieri, e il capitano Fabio Guglielmoni, comandante della Compagnia di Francavilla, i cui carabinieri hanno avviato le indagini per accertare la dinamica dell'accaduto, informando il sostituto procuratore Francesco Mattiace.
Dopo un ulteriore accertamento del decesso da parte del medico legale Giovanni Taurisano, è stata disposta l'autopsia sul corpo del giovane e i relativi esami tossicologici, così come da prassi. Nel frattempo le indagini proseguono, anche con le verifiche dei tabulati telefonici o eventuali messaggi.
Fino al pomeriggio di ieri, intorno alla casa di Piero c'è stato un via vai di persone, tra curiosi e familiari della famiglia, conosciuta in paese. Da qualche tempo il padre del giovane, ormai pensionato, fa parte del comitato del centro polivalente «S. Annibale». Anche il figlio era conosciuto dai suoi coetanei. Lo ricordano come un ragazzo semplice, senza grilli per la testa e nessun vizio. Due anni fa era entrato nell'Arma come ausiliario: da Francavilla Fontana a Napoli, finalmente effettivo. Una gioia effimera minata da momenti depressivi, scatenati da forme di amore esasperate.
L'estate scorsa, per esempio, anche per amore, la giovane moglie di un carabiniere in servizio a Napoli si era tolta la vita nelle campagne di Ostuni con la pistola d'ordinanza del marito, perché non sopportava più il peso della lontananza. La frase ricorrente in queste circostanze è una sola: «si poteva evitare?».

4 commenti:

Anonymous ha detto...

E' morto un ragazzo. Di 23 anni. I commenti sembrano superflui. Inevitabili, però, gli insulsi ricami di giornalisti-poeti da doposcuola serale.

Gaetano.

Anonymous ha detto...

evitate di dire stronzate infondate

Franco ha detto...

"evitate di dire stronzate infondate"

Bella questa! Non sapevo che le stronzate possono essere sia infondate che fondate (fondate su cosa?). Questa è cosa degna di segnalazione a H.Frankfurt della Princeton University.

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"Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione"
Da "Stronzate" Saggio filosofico di H. Frankfurt della Princeton University. Edito da Rizzoli.

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P.S.: Beninteso che con queste mie considerazioni non ho voluto minimamente mancare di rispetto alla figura dello scomparso concittadino. Evento tragico, di fronte al quale, a mio parere, si dovrebbe solo chinare il capo e tacere. Certamente ognuno è libero di riflettere fra sé e sé, ma in pubblico......ogni parola di "ricamo" (anche se giornalistica), a mio parere è troppa.

cosmery ha detto...

voglio sperare che gli autori di questi tre articoli su piero si siano informati per bene prima di scrivere o per lo meno abbiano consultato persone molto vicine a lui. è inammissibile parlare di storia finita e ragazza conosciuta da poco. sonia e piero stavano insieme da cinque anni si amavano davvero, lei continua ad amarlo e non si erano affatto lasciati. i litigi in una rapporto esistono come in tutte le storie normali ma non è certo per quello che piero si è tolto la vita. ve lo dico io che sono la migliore amica di sonia. prima di scrivere valutate le conseguenze che le parole possono avere sui diretti interessati e sui lettori in genere

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