martedì 8 gennaio 2008

NUOVO RONDÒ, PRIMO INCIDENTE

Una vettura, anche a causa della scarsa visibilità, ha centrato in pieno la struttura. Terminata ma non ancora inaugurata, la rotonda è già teatro di un sinistro stradale. Il cantiere era stato rimosso un giorno prima
di Eliseo Zanzarelli, Senzacolonne L’incrocio Oria-Manduria, sito lungo la provinciale 51 Francavilla-Cellino, in piena circonvallazione oritana, continua a far parlare, male, di sé. All’indomani dello smantellamento del cantiere, aperto per poco più di un mese ai fini della realizzazione di un rondò che desse maggior sicurezza all’intersezione, infatti, si è qui verificato un incidente, l’ennesimo. Una vettura di media cilindrata proveniente dalla direzione Manduria, probabilmente complici la nebbia e la scarsa visibilità serali, giunta al fatidico incrocio ha proseguito diritto, piantandosi proprio all’interno del rondò di recente ultimazione, nella terra fresca postavi al centro. Uno schianto non da poco - l’auto ha cozzato contro l’alto bacchettone della rotonda per poi impennare ed affondare nella terra fresca - che non ha però per fortuna sortito danni gravi al conducente. Non irrilevanti invece i danni alla vettura, recuperata con un carro attrezzi. Sarebbe potuta decisamente andare peggio se, mentre la Bmw blu scura andava diritto, fosse sopraggiunto un altro mezzo circolante in rotatoria a tagliare ad essa la strada. Si è trattato senz’altro di una fortunata coincidenza legata a frazioni di secondo, considerata la consueta alta densità di traffico che caratterizza quello strategico snodo viario. È stata insomma sfiorata l’ennesima tragedia presso quel incrocio, non a caso da più parti ribattezzato “della morte”, già in passato teatro di innumerevoli collisioni, di diversi ferimenti anche gravi e purtroppo di qualche morte. Tant’è vero che non molto tempo addietro, a seguito dell’ennesima tragedia della strada in quel punto, alcuni cittadini vi avevano posto e fissato un grande striscione, indicativo dell’insofferenza ingenerata dalla pericolosità dell’incrocio ma soprattutto dall’immobilismo delle istituzioni preposte alla relativa messa in sicurezza, con su scritto: “Quante vittime ancora? Vergogna!!!”. In quella occasione, ultima delle sciagure presso l’incrocio della morte, aveva perso la vita la giovane francavillese Maria Saponaro, proprio il giorno del suo compleanno. Già allora, da tempo, era fuori uso il semaforo, che quando funzionava era peraltro spesso lampeggiante. Già da tempo era carente e mal collocata la segnaletica, sia orizzontale che verticale. Già da tempo, inoltre, quel incrocio era insufficientemente illuminato. Appena l’altro giorno questa ennesima potenziale sciagura, per fortuna scongiurata. Le cause? Pressappoco le medesime: illuminazione scarsa, segnaletica insufficiente, strada intorno al rondò dissestata. Non è da escludersi la responsabilità del conducente ovviamente, che avrebbe ben potuto essere distratto o procedere a velocità eccessivamente elevata una volta all’altezza del rondò. Rimane il fatto che così come strutturata, specie in città, quella rotatoria pare proprio non piacere. Mentre di quella posta all’altezza dello svincolo per Francavilla, sempre lungo la strada provinciale 51 ed anch’essa di recente ultimazione, si lamenta l’eccessiva ampiezza, di questa si critica l’esiguo diametro, oltre che l’unicità di corsia, oggetto di protesta anche con riferimento all’altra. Sta di fatto che esistono dei blog cittadini che si occupano dell’argomento a più riprese. Tra essi spicca quello curato dall’ex assessore provinciale ed oggi consigliere comunale Egidio Conte, che ha addirittura promosso un sondaggio on-line circa il gradimento della nuova opera pubblica realizzata coi finanziamenti provinciali destinati alla messa in sicurezza delle strade più rischiose. La domanda del sondaggio è: “vi piace il rondò sulla Oria-Manduria?” Cinque le possibilità di risposta somministrate ai visitatori: “assolutamente sì”; “assolutamente no”; “meglio quando esistevano semafori funzionanti”; “giudizio negativo ma è sicuramente meglio di prima”; “ancora troppo pericoloso, ma va bene”. Ad oggi le preferenze si orientano più verso la penultima opzione, 60 percento, ed è significativo che la quarta delle risposte possibili non abbia ricevuto preferenza alcuna. Ciò, proprio a testimonianza della nulla considerazione di sicurezza che la gente aveva di quel famigerato tratto stradale così com’era prima. E mentre si immaginava già un’inaugurazione in pompa magna, alla presenza di istituzioni civili e militari, provinciali e cittadine, pronte a contendersi i meriti della realizzazione dell’opera, si è invece costretti a raccontare l’ennesimo episodio negativo verificatosi presso quel maledetto incrocio, che pare proprio non voler smettere di far parlare, male, di sé.

2 commenti:

Anonymous ha detto...

Per fortuna che proprio in quel punto (agli altri 3 punti già c'era...) non era stato ancora realizzato lo spartitraffico a forma di triangolo che precede l'anello rotatorio.... altrimenti i danni potevano essere maggiori a persone e cose.

Grigoriu.

Anonymous ha detto...

Secondo me non c'è abbastanza spazio per fare una rotonda sicura in quel punto. Le varie aiuole spartitraffico sono troppo piccole e un guidatore arrivato alla rotonda non riesce a capire con tempestività che direzione stanno prendendo gli altri veicoli.
La rotonda vicina la MEC invece e meglio realizzata, ma secondo me, l'inclinazione dell'asfalto all'interno della rotonda è stato sbagliato (l'ingegnere forse si è distratto) in quanto se ci fate caso, percorrendo la rotonda tende a spostarvi verso l'esterno della curva.

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