venerdì 11 gennaio 2008

«Vivi per qualcuno o per qualcosa vivi per un motivo».Ieri il funerale del giovane carabiniere

di Gianrosita Fantini, La Gazzetta del Mezzogiorno, 11.1.2008

«Vivi per qualcuno o per qualcosa vivi per un motivo che sia solo la libertà di volare o solo per sentirti vivo».
E' con questa frase che, nella chiesa di San Francesco d'Assisi, don Domenico Spina ha voluto salutare Piero Basile, ma ha voluto pure rivolgerla a tutti i giovani presenti. Stralci di un pezzo musicale dei Nomadi prestato ad un'omelia toccante, rivolta ai familiari, alla fidanzata, agli amici e a quanti hanno amato questo giovane. E' stata una celebrazione partecipata, con la commozione di chi piange un giovane di neanche 23 anni. Pur straziati dal dolore, i genitori, il fratello, la sorella e i cognati del giovane carabiniere, hanno voluto accompagnare Piero nella casa del Padre «dove la sua giovane vita è tornata» hanno scritto nei manifesti murali i familiari e la fidanzata Sonia.
Tanti manifesti tappezzavano il paese con scritte di dolore, con parole e sentimenti di amicizia espressi dagli amici. A esprimere cordoglio ai familiari del giovane c'era anche l'Arma, rappresentata oltre che da un nutrito numero di carabinieri, dal colonnello Eduardo Russo, comandante provinciale, dal capitano Fabio Guglielmoni, comandante della compagnia di Francavilla Fontana, dal maresciallo Francesco Borrello, comandante della stazione dei carabinieri di Oria e dai comandanti della Stazione dei carabinieri di Arenaccia, dove Piero Basile prestava servizio come carabiniere di stazione.
Significativi sono stati messaggi trasmessi dai due sacerdoti alla comunità che ha partecipato alla celebrazione eucaristica.
«Davanti a queste hotizie si resta sempre senza parole ...o forse se ne vogliono dire tante per giustificare questo gesto - ha detto il parroco Spina -. Si cercano tante risposte ma ci siamo chiesti se le domande sono quelle giuste. Non è facile affrontare la morte, trovarsi faccia a faccia soprattutto quando essa arriva improvvisa, inaspettata violenta e non naturale , nella mente di un uomo passano tanti pensieri tante sensazioni e nessuno può capire o cercar di capire alcune scelte».
Don Domenico parla di scelte perchè la morte voluta è una scelta.
«Dio ci ha creati liberi di vivere come vogliamo - aggiunge -, liberi di pensare di amare di odiare di fare il bene o di non farlo ...dopo di Lui ci rende anche responsabili della morte».

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