mercoledì 23 gennaio 2008

Lettere anonime, l'opposizione diserta

Assenza in assise della minoranza per il "clima di intimidazione ai danni dei consiglieri"


di Eliseo Zanzarelli, Senzacolonne, 23.1.2008

Un Consiglio comunale insolito quello andato in scena ieri nel primo pomeriggio presso la locale sala consiliare.
La seduta è stata infatti disertata dalle forze d'opposizione, assenti per una motivazione ben precisa e preannunciata.
Una motivazione non basata su qualche normale tema politico "caldo", né tanto meno sull'ordine del giorno fissato per l'assemblea di ieri - unico punto: corresponsione del gettone di presenza ai consiglieri comunali -, per la cronaca approvato dalla maggioranza.
Una motivazione invece piuttosto forte, che ha scatenato nei giorni scorsi gli strali, ampiamente manifestati in un comunicato emesso dalla locale sezione del Pd, contro un clima politico-amministrativo teso ed additato come intimidatorio. La diserzione degli scranni consi liari ha tratto origine dalle lettere anonime recapitate al Comune qualche giorno addietro e denuncianti presunte situazioni d'abuso edilizio perpetrate dai consiglieri comunali Domenico D'Ippolito
e Mauro Marinò, entrambi geometri e progettisti di importanti complessi residenziali, entrambi all'opposizione.
Le denunce anonime avevano comportato diversi sopralluoghi della Polizia Municipale presso il cantiere sotto la responsabilità tecnica del primo (in via Francavilla) ed un sequestro lampo, durato una sola giornata - disposto e subito revocato dal pubblico ministero di turno - presso la costruzione progettata dal secondo (in via O ria-Sava). Il tutto, alla vigilia di un consiglio comunale, quello previsto per lo scorso 16 gennaio, in cui si sarebbe dovuto discutere anche dell'assegnazione di una particella di proprietà comunale proprio al geometra Marinò.
Consiglio comunale, alla luce di questi fatti, slittato.
Dura era stata la reazione delle opposizioni al clima ingenerato dalle missive, di fatto anonime in quanto redatte da un tale inesistente "Gioacchino Fedeli".
Un'aula di solito affolla
ta quella di Palazzo di Città, che ieri era popolata dai soli consiglieri di maggioranza, neanche tutti a dire il vero. Il sogno di qualsiasi forza di governo, forse, quello di non avere, una volta tanto, le opposizioni ad infastidire le discussioni. Non proprio obiettivamente onirica la situazione venutasi a creare ieri. Le assenze in Consiglio sono infatti state ritenute pesanti anche dall'Amministrazione, che per bocca del primo cittadino ha voluto esprimere il proprio punto di vista sulla intricata faccenda, cogliendo l'occasione per tirarsi fuori dai brutti scherzi giocati ai danni dei due professionisti ed attivisti politici.
Il sindaco Cosimo Ferretti ad un certo punto ha affermato: "Io sono il primo a voler discutere di queste cose (delle accuse dell'opposizione circa il clima politico avvelenato) in Consiglio, ma non accetto proclami da parte dell'opposizione. Non ho mai avuto, in tutta la mia vita, a che fare con la Procura, ma ci sto avendo a che fare da quando sono stato eletto sindaco di questa città. Questo sindaco, Amministrazione, questi consiglieri (di maggioranza, ndr), hanno la coscienza pulita e stanno operando in piena trasparenza e continueranno a farlo, ed è forse la prima volta nella storia di questo paese, ma forse a qualcuno questo non piace. Quando queste situazioni incresciose sono occorse al sottoscritto in un recente passato, il silenzio mi ha espresso la solidarietà più grande, non chi oggi si lamenta".
Ha condannato l'episodio delle lettere di denuncia anche il presidente del consiglio comunale Gianfranco Sorrento. Nonostante quelle che, forse, volevano rappresentare parole di distensione ed apertura al dialogo, l'aula è rimasta semideserta: gli oppositori, alcuni dei quali presenti tra il pubblico, convinti di quanto in precedenza affermato, proprio non hanno voluto saperne di occupare le poltroncine lasciate vacanti. "Non parteciperemo più ad un consiglio comunale - avevano fatto sapere nei giorni scorsi - finchè non sarà ristabilito un clima di serenità e di agibilità democratica".

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