mercoledì 23 gennaio 2008

L'intervento del Consigliere Carone (Pd) al Consiglio Comunale

fonte Brundisium.net, 23.1.2008

Signor Presidente del Consiglio, signori Consiglieri, signor Sindaco, signori assessori preseti, cittadini presenti,
e’ bene che sappiate che la vostra città e’ governata di fatto da una vera e propria barbarie, che calpesta le regole della legalità e del confronto democratico. Perché?

Perché vi sono persone che, molto molto vicine alle stanze e agli uomini di potere, sanno tutto della vita politica e amministrativa della città tanto da influenzarne e determinarne le scelte.
Dal loro anonimato e dalla loro codardia condizionano pesantemente la vita democratica della città, precipitandola in un cappa di paura e oscurantismo, assolutamente non degna ne’ della sua storia ne’ della dignità e della libertà di ciascuno dei suoi cittadini.
Signori, Dopo mesi di discussione, avvenuta in commissione lavori pubblici, in lunghissime riunioni di maggioranza, che hanno visto il rinvio anche di un consiglio comunale, forse si era ad un passo dal risolvere la questione di un relitto stradale (soli sei mq di terreno!) che non poteva non essere ceduto al dott. Fantini, quale conseguenza di una precedente cessione in favore del comune di Oria intervenuta anni or sono ma mai formalizzata con atto pubblico e di un errata individuazione in loco delle particelle interessate dalla permuta.
- Nonostante la cessione non comportasse alcun indebito arricchimento da parte del dott. fantini;
- Nonostante la cessione non comportasse alcun depauperamento del patrimonio comunale;
- Nonostante la cessione non comportasse alcun costo per le casse comunali;

Ebbene, nonostante ciò, qualcuno dall’ombra, protetto dalla vigliaccheria dell’anonimato, non ha voluto!
Il problema vero e’ che sul suolo del dott. Fantini confinante con la particella di sei mq e’ stato realizzato dal geom. Mauro Marinò, consigliere comunale non più di maggioranza, un complesso edilizio che a qualcuno non e’ proprio andato giù!!! E ciò nonostante un regolare permesso a costruire.

Ma, a chi non è andato giù?
Forse si tratta di qualcuno che ha voluto punire qualcuno? o qualcuno che aveva interesse allo sfruttamento dell’area? o qualcun altro che avrebbe voluto metterci le mani? o ancora qualcuno tra chi pensa che l’iniziativa economica serva per spremere qualche posto di lavoro e qualche clientela?
Purtroppo non lo sappiamo.
Ma costui, o costoro, ha inviato una denuncia anonima, generica, contente affermazioni non veritiere, sulla base della quale nel giro di poche ore il cantiere e’ stato posto sotto sequestro penale e avviata una indagine penale ad iniziativa di un magistrato attento e di un funzionario comunale solerte.
E ciò è successo proprio nel giorno, il 15/01/08, in cui il Consiglio Comunale era stato convocato per l’esame della questione e che, probabilmente e sulla scorta dell’istruttoria degli uffici competenti, avrebbe potuto pronunciarsi favorevolmente.

Ma ad Oria la discussione non avviene apertamente, le decisioni non vengono prese nelle sedi deputate ed opportune, nelle sedi istituzionali (!), le questioni non sono esaminate alla luce del sole nel confronto delle idee e delle tesi pur diverse, in un consesso democratico e secondo le regole democratiche del dibattito.
No, ad Oria prevale la prepotenza, la tracotanza e il clima di paura e di suggestione nei confronti di chi non si piega al volere del potere (occulto), che evidentemente regola le sorti della città!
Così, quando era ormai certo che il Consiglio Comunale avrebbe aperto la discussione, affrontato la questione e votato (democraticamente!), ecco la denuncia anonima e cattiva per bloccare tutto e intimidire tutti:
per paralizzare l’iniziativa economica di chi quel complesso edilizio lo ha costruito;
per paralizzare il Consiglio Comunale nell’esercizio sovrano delle sue prerogative istituzionali e democratiche;
per tutelare (si fa per dire, naturalmente), la volontà di quei consiglieri (molti, definiti dalla denuncia) che “vedono la cosa non legale”: a proposito, ma chi erano questi consiglieri ?
Sia chiaro: se ve ne sono ben venga la loro libertà di “vedere la cosa non legale”.
Ma una domanda sorge spontanea: sono disposti ad accettare questo intervento violento e meschino in loro favore? Si spera davvero di no!
Ad Oria esiste ormai un pesante clima di intimidazione e condizionamento, non può più essere tollerato l’uso spregiudicato di metodi clientelari e assistenzialistici.

Signori - non possiamo consentire che l’iniziativa economica, già asfittica, sia così pesantemente condizionata;
- non possiamo consentire che il ricatto e la delazione condizionino le regole della legalità e della vita democratica;
- non possiamo consentire che le decisioni siano prese fuori dai luoghi deputati dalla legge a decidere.

Ma se tutto ciò è vero, come chi vi parla ritiene sia vero,
A che serve un sindaco che non decide se a decidere e’ qualcun altro al suo posto?
A che servono gli assessori se le scelte e le direttive sono prerogativa di qualcun’altro?
A che serve un Consiglio Comunale che non può più decidere?

Vogliamo forse che episodi analoghi si ripetano? Io chiedo una ribellione delle coscienze e dei comportamenti Di tutti
Ribelliamoci, denunciando pubblicamente questo gravissimo ed insopportabile stato di cose. Di tutto ciò sarà interessato il Prefetto di Brindisi; sarà richiesto l’intervento di tutte le Autorità competenti e dei nostri rappresentanti istituzionali; potrà essere convocato un Consiglio Comunale mono tematico non vorrei/vorremmo essere costretto/i a non partecipare più ad alcun altro Consiglio finché non sarà ristabilito un clima di serenità e agibilità democratica;

chiedo a tutti, istituzioni e cittadini, un contributo che ridia dignità a questa Città che sembra ormai percorrere un lento ma inesorabile declino morale, sociale ed economico.
Che cosa aggiungere a tutto ciò se poi ci si ferma a riflettere un momento su un particolare: il sequestro non e’ stato convalidato dal competente magistrato, a dimostrazione della precarietà delle accuse e a dispetto della malafede, della cattiveria e della disonestà morale e intellettuale degli autori anonimi!!!

Avv. Tommaso CARONE, consigliere comunale Partito Democratico

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