di Francesca D'Abramo, Il Quotidiano, 11.1.2008
È stata una cerimonia composta e dignitosa il funerale dì Piero Basile, il carabiniere 22enne di Oria che si è ucciso con un colpo di pistola al petto. Tante le divise presenti: tutti i colleghi della stazione di Arenaccia, in provincia di Napoli, dove il giovane prestava servizio; c'erano anche i vertici della Compagnia di Napoli- Stella, da cui dipendeva la stazione, e di Francavilla Fontana, dove aveva fatto il tirocinio, i vertici del comando di Brindisi e della stazione di Oria, comandata dal maresciallo Roberto Borrella, che ha voluto esprimere la vicinanza alla famiglia anche con un manifesto. Un picchetto in divisa ha affiancato la bara durante tutta la messa ed ha scortato il feretro a piedi fino al cimitero.
Tantissimi anche gli amici di Oria, corsi per l'ultimo saluto e per stare vicino alla famiglia
di Piero. «Non abbiamo il diritto di giudicare il prossimo- ha detto il parroco celebrante, don Angelo Gentile, durante 1'omelia - il Signore è buono e misericordioso verso tutti». Il sacerdote, davanti alla famiglia del giovane, ha usato tutto il tatto possibile per non pronunciare mai la parola —suicidio-.«In qualsiasi modo si sia lasciata la Terraha aggiunto- il Signore ci accoglie, proprio come un padre accoglie il figliol prodigo che si era smarrito». Piero non ha voluto lasciare alcun biglietto per spiegare il suo gesto; secondo gli amici l'unica spiegazione possibile è di natura sentimentale. Momenti di commozione, seguiti da un lungo applauso, ci sono stati al momento della lettura della preghiera del Carabiniere e di un messaggio da parte del fratello maggiore Aldo e della cognata Concetta: «Hai stroncato la tua vita troppo in fretta e il perchè lo sai solo tu. Noi continueremo a volerti sempre un mondo di bene».
È stata una cerimonia composta e dignitosa il funerale dì Piero Basile, il carabiniere 22enne di Oria che si è ucciso con un colpo di pistola al petto. Tante le divise presenti: tutti i colleghi della stazione di Arenaccia, in provincia di Napoli, dove il giovane prestava servizio; c'erano anche i vertici della Compagnia di Napoli- Stella, da cui dipendeva la stazione, e di Francavilla Fontana, dove aveva fatto il tirocinio, i vertici del comando di Brindisi e della stazione di Oria, comandata dal maresciallo Roberto Borrella, che ha voluto esprimere la vicinanza alla famiglia anche con un manifesto. Un picchetto in divisa ha affiancato la bara durante tutta la messa ed ha scortato il feretro a piedi fino al cimitero.
Tantissimi anche gli amici di Oria, corsi per l'ultimo saluto e per stare vicino alla famiglia
di Piero. «Non abbiamo il diritto di giudicare il prossimo- ha detto il parroco celebrante, don Angelo Gentile, durante 1'omelia - il Signore è buono e misericordioso verso tutti». Il sacerdote, davanti alla famiglia del giovane, ha usato tutto il tatto possibile per non pronunciare mai la parola —suicidio-.«In qualsiasi modo si sia lasciata la Terraha aggiunto- il Signore ci accoglie, proprio come un padre accoglie il figliol prodigo che si era smarrito». Piero non ha voluto lasciare alcun biglietto per spiegare il suo gesto; secondo gli amici l'unica spiegazione possibile è di natura sentimentale. Momenti di commozione, seguiti da un lungo applauso, ci sono stati al momento della lettura della preghiera del Carabiniere e di un messaggio da parte del fratello maggiore Aldo e della cognata Concetta: «Hai stroncato la tua vita troppo in fretta e il perchè lo sai solo tu. Noi continueremo a volerti sempre un mondo di bene».
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