martedì 22 gennaio 2008

Il partito Democratico: “Vige un clima di grande intimidazione”

Lettere anonime ai consiglieri di minoranza. Negli esposti accuse di abusi edilizi a carico del capogruppo del PD e di un indipendente.

fonte Senzacolonne, 20.1.2008

Lettere anonime ad orologe­ria che arrivano in tempo per far salta­re Consigli comunali, cantieri che ven­gono sequestrati, esponenti politici dell’opposizione costretti a dover ri­spondere in Procura di reati edilizi an­cora tutti da dimostrare. E’ quanto sta accadendo ad Oria, dove alcuni esposti anonimi scritti nell’ombra da chissà chi e fatti recapitare a Palazzo di città e in Prefettura, stanno letteralmente gettando nel caos gli ambienti politici locali. Nel mirino dei delatori senza volto, due consiglieri dell’opposizio­ne, accusati entrambi, ma in tempi di­versi, di presunti abusi edilizi, che fin ad ora hanno però solo prodotto un se­questro lampo da parte della Procura, subito revocato dopo poche ore per l'inconsistenza delle accuse. Oggetto delle morbose e anonime attenzioni, sono il geometra Domenico D'Ippolito, progettista e socio dell'impresa costruttrice del complesso residenziale di via Francavilla Fontana e Mauro Ma­rinò, anch'egli progettista e costruttore di un altro complesso in Via Vecchia Sava. I due in comune, oltre la profes­sione, hanno la passione per l'attivi­smo politico. Il primo è infatti oggi ca­pogruppo del partito democratico in Consiglio Comunale; l'altro, eletto tra le fila del centrodestra, ha da diverse settimane smesso come altri la casacca della maggioranza, per entrare nel gruppo degli indipendenti. Fino a questo momento le accuse lan­ciate nell'epistola a firma del fantoma­tico "Gioacchino Fedeli", hanno pro­dotto solo fastidiosi grattacapi ai due consiglieri chiamati in causa, e nulla di più. I lavori nel cantiere di D'Ippolito non sono infatti mai stati bloccati nonostante i ripetuti e continui sopral­luoghi effettuati dai vigili urbani (ben cinque); mentre quello di Marinò è stato sequestrato poche ore dopo l'ar­rivo della lettera anonima, salvo poi essere dissequestrato il giorno seguen­te dal pubblico ministero, per l'assen­za di reali motivazioni che potessero giustificare un provvedimento tanto drastico. Tuttavia gli autori dell'espo­sto anonimo qualche risultato l'hanno ottenuto: vale a dire il rinvio del Con­siglio Comunale convocato per il 16 gennaio, che prevedeva al punto due dell'ordine del giorno, la cessione allo stesso Marinò di una piccola porzione di suolo pubblico (le opposizioni par­lano di appena sei metri quadri), ove ricade la sua costruzione. Secondo gli autori dell'esposto anonimo Marinò avrebbe fatto pressione su molti consi­glieri comunali per costringerli a vota­re a favore del progetto. Ma il proble­ma non si è più posto dal momento che la discussione dell'argomento è stata rinviata. Straordinaria la tempistica. La lettera recante le accuse in questione viene protocollata in Comune il 15 gennaio. In poche ore i vigili ne prendono vi­sione, informano la procura, e sequestrano il cantiere. Il giorno dopo però il provvedimento viene revocato dallo stesso pubblico ministero. Ma ormai è troppo tardi: la discussione in consiglio comunale è già stata rinviata. "Stiamo attraversando un momento estremamente difficile e delicato" scrivono i responsabili del Partito Democratico di Oria in una no­ta diffusa a seguito della vicenda. "Vi­viamo - spiegano - in un clima di gra­ve intimidazione, in cui persone pro­tette dall'anonimato e dalla loro co­dardia, condizionano pesantemente la vita democratica della città, precipi­tandola in un cappa di paura e oscu­rantismo". "Costui ha inviato una de­nuncia anonima, generica, contente af­fermazioni non veritiere, sulla base della quale nel giro di poche ore il cantiere è stato posto sotto sequestro penale. E ciò è successo proprio nel giorno in cui il Consiglio Comunale era stato convocato per l'esame della questione e che, probabilmente, avreb­be potuto pronunciarsi favorevolmen­te". Per il Partito democratico cittadino ormai "ad Oria prevale la prepotenza, la tracotanza e il clima di paura e di suggestione nei confronti di chi non si piega al volere del potere (occulto), che evidentemente regola le sorti della città. Ad Oria esiste ormai un pesante clima di intimidazione e condiziona­mento verso chi non fa parte del pote­re, verso chi protesta la sua opposizio­ne a metodi di governo e di gestione della cosa pubblica, clientelari e assistenzialistici.” E in calce al comunica­to: "noi del Partito democratico ci ribelleremo, denunciando questo gravis­simo ed insopportabile stato di cose innanzi tutto al Prefetto di Brindisi; chiedendo l'intervento di tutte le auto­rità competenti e dei nostri rappresen­tanti.” istituzionali; la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico e non parteciperemo più ad alcun altro Consiglio finché non sarà ristabilito un clima di serenità e agibilità demo­cratica".

0 commenti:

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More

 
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Sweet Tomatoes Printable Coupons