domenica 8 marzo 2009

Aborto dopo le cure indagini serrate.I medici sono prudenti «Come mai non sapeva di essere in gravidanza?»

Una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire sulla quale ora è stato presentato un nuovo esposto

La Gazzetta del Mezzogiorno, 8.3.2009

Forse già domani mattina potrebbe arrivare un altro esposto sulla vicenda della donna di Oria che ha abortito spontaneamente una volta dimessa dagli ospedale dove era stata ricoverata e dove nessuno si sarebbe accorto della sua gravidanza.
I legali della signora e del suo convivente - gli avvocati Fortunato Calò e Giuseppe Pomarico - intendono aggiungere altri dettagli alle denunce già presentate dalla coppia ai carabinieri di Oria e di Francavilla che hanno subito avviato le indagini coordinate dal sostituto procuratore Myriam Iacoviello.
Il magistrato, che ha fissato per il 16 marzo un accertamento tecnico irripetibile, ha fatto notificare trentadue "avvisi" alle persone che al momento risultano indagate, come abbiamo riportato dettagliatamente nell’edizione di ieri.
Medici, infermieri e tecnici in servizio al "Perrino" e al centro di cura e assistenza "San Raffaele" di Ceglie Messapica potrebbero dimostrare comunque la loro estraneità ai fatti, ammesso che a carico di qualcuno venga ravvisata qualche responsabilità nella vicenda.
La donna oritana, finita in ospedale per una serie di patologie, è rimasta ricoverata per circa due mesi e mezzo. Ignorava di essere incinta ma nessuno - secondo le accuse - si sarebbe preoccupato di accertare se fosse gravida prima di somministrare terapie di una certa rilevanza che, secondo le accuse, potrebbero aver determinato l’aborto.
Una vicenda che presenta ancora molti lati oscuri che potrebbero in qualche modo essere chiariti con l’accertamento disposto dalla sostituto Iacoviello alla quale spetterà poi il compito di accertare le eventuali ed effettive responsabilità dei medici.
Nessuno si pronuncia ufficialmente ma un feto lungo 50 centimetri e pesante 2 chili e 800 grammi presuppone una gravidanza avanzata. Alcuni ginecologi, chiedendo di restare anonimi, lasciano intendere che "appare difficile che una donna non si accorga della gravidanza". "Credo - afferma uno di loro - che ormai non avesse da settimane le mestruazioni e questo ovviamente avrebbe dovuto riferire ai medici che l’hanno avuta in cura, ammesso che fosse nelle condizioni di parlare visto la gravità delle patologie per le quali la donna è stata ricoverata".

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