di Francesca D'ABRAMO, Il Quotidiano, 31.3.2009
Doveva essere una pratica da liquidare in fretta l'elezione del nuovo presidente del consiglio comunale di Oria. L'assise, riunitasi ieri mattina, la quarta convocata con questo obiettivo, almeno nelle intenzioni della maggioranza, voleva essere una semplice presa d'atto delle decisioni politiche già prese. Dopo le dimissioni di Gianfranco Sorrento, c'era già un accordo per incaricare Bruno Viapiana; l'altro candidato, Francesco Greco, si è infatti ritirato, ringraziando i colleghi che hanno proposto il suo nome. Ma si è capito sin dalle prime battute che i lavori non sarebbero andati così lisci: Sorrento, in qualità di consigliere anziano che presiedeva 1a seduta, ha proposto di votare subito, visto che, a suo parere, la discussione era stata abbondantemente fatta nella seduta precedente. Neanche a parlarne per l'opposizione che, con Tommaso Carone ha, innanzitutto, posto una questione preliminare sulla legittimità della convocazione. Dopo un lungo botta e risposta, è arrivata la dichiarazione del segretario comunale: la convocazione è stata fatta secondo i criteri normali.
Respinta ai voti la questione preliminare, con l'opposizione che annunciava l'intenzione di ricorrere per invalidare la seduta, si è passati all'elezione vera e propria. Qui lo scontro si è consumato in tutta la sua durezza. Il centrodestra era determinato a tagliare in corto, il centrosinistra voleva discutere. Proteste vibranti da parte di Tommaso Carone, Egidio Conte, Mario De Nuzzo e Mauro Marinò, quest'ultimo addirittura espulso, non sono servite. Il consigliere anziano è stato irremovibile: solo dichiarazioni di voto e niente dibattito. L'opposizione ha abbandonato l'aula denunciando il "funerale della democrazia", mentre Bruno Viapiana, con 11 voti a favore, è diventato il nuovo presidente del consiglio comunale di Oria.
Doveva essere una pratica da liquidare in fretta l'elezione del nuovo presidente del consiglio comunale di Oria. L'assise, riunitasi ieri mattina, la quarta convocata con questo obiettivo, almeno nelle intenzioni della maggioranza, voleva essere una semplice presa d'atto delle decisioni politiche già prese. Dopo le dimissioni di Gianfranco Sorrento, c'era già un accordo per incaricare Bruno Viapiana; l'altro candidato, Francesco Greco, si è infatti ritirato, ringraziando i colleghi che hanno proposto il suo nome. Ma si è capito sin dalle prime battute che i lavori non sarebbero andati così lisci: Sorrento, in qualità di consigliere anziano che presiedeva 1a seduta, ha proposto di votare subito, visto che, a suo parere, la discussione era stata abbondantemente fatta nella seduta precedente. Neanche a parlarne per l'opposizione che, con Tommaso Carone ha, innanzitutto, posto una questione preliminare sulla legittimità della convocazione. Dopo un lungo botta e risposta, è arrivata la dichiarazione del segretario comunale: la convocazione è stata fatta secondo i criteri normali.
Respinta ai voti la questione preliminare, con l'opposizione che annunciava l'intenzione di ricorrere per invalidare la seduta, si è passati all'elezione vera e propria. Qui lo scontro si è consumato in tutta la sua durezza. Il centrodestra era determinato a tagliare in corto, il centrosinistra voleva discutere. Proteste vibranti da parte di Tommaso Carone, Egidio Conte, Mario De Nuzzo e Mauro Marinò, quest'ultimo addirittura espulso, non sono servite. Il consigliere anziano è stato irremovibile: solo dichiarazioni di voto e niente dibattito. L'opposizione ha abbandonato l'aula denunciando il "funerale della democrazia", mentre Bruno Viapiana, con 11 voti a favore, è diventato il nuovo presidente del consiglio comunale di Oria.
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