sabato 14 giugno 2008

Il Pd di Oria contesta l’on. Antonio Gaglione. «Sempre scelte verticistiche»

di Gianrosita Fantini, La Gazzetta del mezzogiorno, 13.6.08

Dal segretario nazionale Walter Veltroni ai segretari dei Circoli provinciali del Pd, passando per gli esponenti regionali. A tutti, nessun escluso, il segretario di circolo Cosimo Patisso e i consiglieri comunali Domenico D’Ippolito, Giuseppe Malva, Giancarlo Marinò, Mario de Nuzzo e Tommaso Carone, hanno indirizzato una lettera per contestare le decisioni prese dall’on. Antonio Gaglione, segretario provinciale del Pd per la nomina e la composizione dell’e s e c u t ivo provinciale e l’individuazione dei responsabili delle aree tematiche e organizzative. «Nomine decise in perfetta solitudine e annunciate con un metodo che non sembra quello di un partito in cui la partecipazione e la condivisione delle scelte siano i criteri guida», scrivono i politici del Pd della sezione oritana che, con l’intero gruppo consiliare, esprimono il loro netto dissenso verso queste scelte e soprattutto verso questi metodi. Chiedono urgentemente la convocazione del coordinamento provinciale «per cambiare strada e per cambiare marcia, con l’aiuto e la partecipazione di tutti». Non condivisa, è la scelta di chiamare a far parte dell’esecutivo i capigruppo dei Comuni con più di 20 mila abitanti, perché penalizza quei numerosissimi Comuni che in ragione della loro dimensione vedono una grave limitazione nella possibilità di contribuire alla crescita del partito e ciò a prescindere dalla capacità e dai meriti dei singoli. «Si chiede - si legge nel documento - quali siano stati i criteri posti a fondamento della scelta dei componenti le aree tematiche, chi sia stato messo al corrente dell’individuazione e della scelta dei singoli componenti ». Sicuramente non il segretario del circolo di Oria. «I consiglieri regionali - si chiedono - non dovrebbero assicurare la massima rappresentanza del territorio provinciale nel consesso regionale, garantendo un continuo e sincero raccordo e una costante e proficua presenza sul territorio stesso? Ma si vuole allargare o restringere la partecipazione al nostro neonato partito? Possibile che la costante di questo nostro partito siano le scelte verticistiche e le cooptazioni dall’alto? Partecipazione è condivisione e consapevolezza delle scelte: non è la “chiamata alle armi” al momento del bisogno ». E ancora. «Si pensa a dispensare incarichi ma si trascura come, con metodi condivisi ed unitari, debbano essere affrontati i temi cruciali del nostro territorio, nell’interesse di tutti.

0 commenti:

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More

 
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | Sweet Tomatoes Printable Coupons