sabato 7 giugno 2008

PD: netto dissenso sulle scelte di Gaglione

COMUNICATO STAMPA PARTITO DEMOCRATICO ORIA, 7.6.2008

Il segretario provinciale ha annunciato la nomina dell’esecutivo provinciale e l’individuazione dei responsabili delle aree tematiche e organizzative: il metodo non sembra quello di un partito in cui la partecipazione e la condivisione delle scelte siano i criteri guida.
Intanto la scelta di chiamare a far parte dell’esecutivo i capigruppo dei comuni con più di venti mila abitanti priva e penalizza numerosissimi comuni che in ragione della loro dimensione vedono una grave limitazione nella possibilità di contribuire alla crescita del partito e ciò a prescindere dalla capacità e dai meriti dei singoli.
Non si valorizzano così tutti i comuni della provincia se, come è stato invece consentito, solo alcuni di essi possono vantare la presenza del segretario cittadino e del capogruppo consiliare nell’esecutivo e dei loro rappresentanti per le aree tematiche. Si chiede poi quali siano stati i criteri posti a fondamento della scelta dei componenti le aree tematiche, chi sia stato messo al corrente dell’individuazione e della scelta dei singoli componenti: i segretari di tutti i circoli della provincia erano stati messi al corrente dell’iniziativa?
Di certo non il segretario del circolo di Oria del PD, e ci si chiede quali altri segretari.
E allora quali le ragioni delle scelte fatte, quali le ragioni dell’esclusione?
Davvero possiamo pensare che l’occupazione di posti e di cariche di partito assegnate con un accordo fra componenti, o cordate o correnti, possano risolvere i problemi organizzativi e assicurare la corretta individuazione di ben precise scelte politiche e programmatiche?
Ma i consiglieri regionali non dovrebbero assicurare la massima rappresentanza del territorio provinciale nel consesso regionale, garantendo un continuo e sincero raccordo e una costante e proficua presenza sul territorio stesso?
Ma si vuole allargare o restringere la partecipazione al nostro neonato partito?
Possibile che la costante di questo nostro partito siano le scelte verticistiche e le cooptazioni dall’alto?
Allargare questo partito e condividerne l’appartenenza significa dare voce a tutti coloro che in carne ed ossa fanno questo partito, occorre guardare a tutto il territorio per assicurarne il radicamento: un partito aperto e plurale non è un partito che mette di fronte ai suoi iscritti, attivisti, simpatizzati e a tutti coloro che, pur non facendone parte, ne sono interessati e attratti, il piatto già pronto degli incarichi assegnati.
Partecipazione è condivisione e consapevolezza delle scelte: non è la “chiamata alle armi” al momento del bisogno.
Che dire poi del silenzio “colpevole” di quanti, illustri e meno illustri”, hanno combattuto fino a qualche giorno prima questi metodi di scelta, a cominciare delle regole imposte per le primarie del febbraio scorso.
Si pensa a dispensare incarichi ma si trascura come, con metodi condivisi ed unitari, debbano essere affrontati i temi cruciali del nostro territorio, nell’interesse di tutti i nostri concittadini: la questione ambientale ed energetica, quella dello sviluppo e dell’occupazione, la valorizzazione e il ruolo nell’economia complessiva del porto di Brindisi, così come quella dell’aeroporto del capoluogo, il confronto e le proposte sull’area vasta quale grande occasione di riscatto della provincia, e tutto quant’altro possa servire al progresso sociale ed economico di noi tutti.
Tirando diritto, inoltre, oltre che essere ciechi e sordi a sollecitazioni che invitano al dialogo e alla riflessione, si conferma una volta di più che il metodo adottato non tiene in alcun conto della grande voglia di partecipazione dimostrata dai nostri iscritti nelle assemblee di partito succedutesi dalle primarie in poi, ignora tanti contributi di idee e spunti di riflessioni venuti dai tanti interventi e prese di posizione che vi abbiamo potuto ascoltare, tutti volti all’arricchimento del partito, non al suo arroccamento su posizioni di principio e di rendita personale che portano all’esclusione, giammai all’inclusione.
E peraltro quanto sta accadendo è la conferma di un partito diviso, che diviso ha eletto il suo segretario, ma che diviso non potrà andare molto avanti, ingenerando piuttosto sfiducia e diffidenza: tanto più se si abbandona il metodo del confronto e del dialogo per preferire la zuffa sui giornali.
Questa sezione di Oria con l’intero gruppo consigliare esprimono il loro netto dissenso verso queste scelte e soprattutto verso questi metodi e chiedono urgentemente la convocazione del coordinamento provinciale per cambiare strada e per cambiare marcia, con l’aiuto e la partecipazione di tutti.

4 commenti:

Anonymous ha detto...

ALCUNE DOMANDATE AL PARTITO DEMOCRATICO DI ORIA:



"Intanto la scelta di chiamare a far parte dell’esecutivo i capigruppo dei comuni con più di venti mila abitanti priva e penalizza numerosissimi comuni che in ragione della loro dimensione vedono una grave limitazione nella possibilità di contribuire alla crescita del partito e ciò a prescindere dalla capacità e dai meriti dei singoli"

Non sarebbe meglio che il capogruppo di Oria si astenesse dal contribuire alla crescita del partito a livello provinciale visto che con la vostra gestione siete arrivati al 20^ posto più in basso della provincia ?


"Si chiede poi quali siano stati i criteri posti a fondamento della scelta dei componenti le aree tematiche, chi sia stato messo al corrente dell’individuazione e della scelta dei singoli componenti"

Non è che hanno usato i vostri stessi criteri quando avete pensato di scegliere e valorizzare
certi vecchi arnesi scassatti del centrodestra oritano che vi hanno fatto arrivare in fondo al 20^ posto della provincia ?


"Di certo non il segretario del circolo di Oria del PD"

non è che quando comandavano dipietrangelo e tomaselli veniva avvisato solo lui ?

"E allora quali le ragioni delle scelte fatte, quali le ragioni dell’esclusione?"

forse le stesse fatte a Oria ?


"Davvero possiamo pensare che l’occupazione di posti e di cariche di partito assegnate con un accordo fra componenti, o cordate o correnti, possano risolvere i problemi organizzativi e assicurare la corretta individuazione di ben precise scelte politiche e programmatiche?"

perchè no ? se sino ad oggi lo avete non solo pensato ma anche praticato ?

"Ma si vuole allargare o restringere la partecipazione al nostro neonato partito?
Possibile che la costante di questo nostro partito siano le scelte verticistiche e le cooptazioni dall’alto?
Allargare questo partito e condividerne l’appartenenza significa dare voce a tutti coloro che in carne ed ossa fanno questo partito, occorre guardare a tutto il territorio per assicurarne il radicamento: un partito aperto e plurale non è un partito che mette di fronte ai suoi iscritti, attivisti, simpatizzati e a tutti coloro che, pur non facendone parte, ne sono interessati e attratti, il piatto già pronto degli incarichi assegnati."

ma non hanno forse preso esempio da voi oritani ? cosa vi lamentate ?


"Partecipazione è condivisione e consapevolezza delle scelte: non è la “chiamata alle armi” al momento del bisogno."

per carità di patria non è forse meglio non rispondere a nessuna chiamata alle armi ? forse se vi state fermi non vi fate vedere ad Oria solo così riuscite a guadagnare qualche voto e risalire la china, almeno al 19^ posto ?

un consiglio ? nascondete la faccia che è meglio per tutti

Anonymous ha detto...

ALCUNE DOMANDE AL PARTITO DEMOCRATICO DI ORIA:



"Intanto la scelta di chiamare a far parte dell’esecutivo i capigruppo dei comuni con più di venti mila abitanti priva e penalizza numerosissimi comuni che in ragione della loro dimensione vedono una grave limitazione nella possibilità di contribuire alla crescita del partito e ciò a prescindere dalla capacità e dai meriti dei singoli"

Non sarebbe meglio che il capogruppo di Oria si astenesse dal contribuire alla crescita del partito a livello provinciale visto che con la vostra gestione siete arrivati al 20^ posto più in basso della provincia ?


"Si chiede poi quali siano stati i criteri posti a fondamento della scelta dei componenti le aree tematiche, chi sia stato messo al corrente dell’individuazione e della scelta dei singoli componenti"

Non è che hanno usato i vostri stessi criteri quando avete pensato di scegliere e valorizzare
certi vecchi arnesi scassatti del centrodestra oritano che vi hanno fatto arrivare in fondo al 20^ posto della provincia ?


"Di certo non il segretario del circolo di Oria del PD"

non è che quando comandavano dipietrangelo e tomaselli veniva avvisato solo lui ?

"E allora quali le ragioni delle scelte fatte, quali le ragioni dell’esclusione?"

forse le stesse fatte a Oria ?


"Davvero possiamo pensare che l’occupazione di posti e di cariche di partito assegnate con un accordo fra componenti, o cordate o correnti, possano risolvere i problemi organizzativi e assicurare la corretta individuazione di ben precise scelte politiche e programmatiche?"

perchè no ? se sino ad oggi lo avete non solo pensato ma anche praticato ?

"Ma si vuole allargare o restringere la partecipazione al nostro neonato partito?
Possibile che la costante di questo nostro partito siano le scelte verticistiche e le cooptazioni dall’alto?
Allargare questo partito e condividerne l’appartenenza significa dare voce a tutti coloro che in carne ed ossa fanno questo partito, occorre guardare a tutto il territorio per assicurarne il radicamento: un partito aperto e plurale non è un partito che mette di fronte ai suoi iscritti, attivisti, simpatizzati e a tutti coloro che, pur non facendone parte, ne sono interessati e attratti, il piatto già pronto degli incarichi assegnati."

ma non hanno forse preso esempio da voi oritani ? cosa vi lamentate ?


"Partecipazione è condivisione e consapevolezza delle scelte: non è la “chiamata alle armi” al momento del bisogno."

per carità di patria non è forse meglio non rispondere a nessuna chiamata alle armi ? forse se vi state fermi non vi fate vedere ad Oria solo così riuscite a guadagnare qualche voto e risalire la china, almeno al 19^ posto ?

un consiglio ? nascondete la faccia che è meglio per tutti

8 giugno 2008 17.04

Anonymous ha detto...

Un ultima domanda ?

“E peraltro quanto sta accadendo è la conferma di un partito diviso, che diviso ha eletto il suo segretario, ma che diviso non potrà andare molto avanti, ingenerando piuttosto sfiducia e diffidenza: tanto più se si abbandona il metodo del confronto e del dialogo per preferire la zuffa sui giornali.
Questa sezione di Oria con l’intero gruppo consigliare esprimono il loro netto dissenso verso queste scelte e soprattutto verso questi metodi”

Ma la sezione di Oria non è quella dove è stato eletto il segretario Cosimo Patisso per 1 voto ?,

Ma la sezione di Oria non è quella dove il Segretario Patisso Cosimo si è sempre abbandonato alla zuffa sui giornali anche con suo il candidato Sindaco Avv. Tommaso Carone ?

Altro che divisione o zuffa sui giornali ! da che pulpito viene la predica al Sen Gaglione che si è sempre distinto anche con i risultati elettorali di una certa consistenza !

Pensi la sezione di Oria a fare pulizia al suo interno dai tanti faccendieri e perditempo che oltre a far perdere voti hanno fatto perdere a questi di Oria quella credibilità che in politica, nonostante tutto, viene ancora richiesta dai cittadini

Anonymous ha detto...

"Si pensa a dispensare incarichi ma si trascura come, con metodi condivisi ed unitari, debbano essere affrontati i temi cruciali del nostro territorio, nell’interesse di tutti i nostri concittadini: la questione ambientale ed energetica, quella dello sviluppo e dell’occupazione, la valorizzazione e il ruolo nell’economia complessiva del porto di Brindisi, così come quella dell’aeroporto del capoluogo, il confronto e le proposte sull’area vasta quale grande occasione di riscatto della provincia, e tutto quant’altro possa servire al progresso sociale ed economico di noi tutti."

Ad Oria, e non solo, si dice:

natùfrittu purpi !!!!

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