martedì 10 giugno 2008

Raid nella sede del Pd, rubati documenti.Il segretario Patisso:«Gli autori dell'intrusione cercavano qualcosa di particolare»

di EMILIO MOLA, Senzacolonne, 10.6.2008

Non il classico atto vandalico. Non il solito attentato a sfondo politico. C'è probabilmente molto di più dietro il raid avvenuto la scorsa notte ai danni della sede del partito democratico di Oria, dalla quale ignoti hanno trafugato documenti cartacei, oltre alla memoria centrale di un computer. Per quel che si è appreso, non risulterebbero altri danni di rilievo all'immobile, a parte quelli arrecati alla porta di ingresso letteralmente "sfondata", e ai cassetti delle scrivanie anch'essi forzatamente aperti. Indizi, prove, che rafforzano l'ipotesi che non di atto vandalico si sia trattato.
Ne è convinto lo stesso segretario cittadino del partito democratico Cosimo Patisso, che spiega: "Nei classici raid vandalici o attentati di matrice politica vengono solitamente arrecati danni fini a se stessi. Vengono strappati manifesti, divelti mobili o addirittura, nei casi più estremi, si cerca di appiccare incendi. Ma la scorsa notte nella nostra sede è accaduto qualcosa di molto diverso. Qualcosa di decisamente più inquietante". "Gli autori di questa intrusione - prosegue Patisso - più che puntare al dispetto o all'intimidazione, si sono dati all'affannosa ricerca di qualcosa di molto importante per loro. Invece che rompere e danneggiare si sono limitati a frugare nei cassetti e nelle stanze. Hanno aperto armadietti chiusi a chiave o con il lucchetto. Certo, forse erano solo balordi alla ricerca di qualche spicciolo. Ma allora perché rubare l'unità centrale di un computer tra l'altro vecchio e invendibile, e lasciare tastiera e monitor? Quali file sperano di trovare in quel pc?". Quesiti che generano scenari di ogni tipo, ma che purtroppo, salvo sviluppi, sono destinati a rimanere orfani di risposta. Certo è che quei cassetti, a detta dello stesso Patisso, non contenevano nulla di più che atti pubblici: "Si tratta di delibere di consiglio e di giunta - puntualizza il segretario cittadino - e di qualche interpellanza che stiamo articolando, per fare luce su alcuni comportamenti e atti poco chiari adottati dall'amministrazione comunale. Documenti insomma che saranno o già sono all'attenzione di tutti".
Intanto dell'accaduto sono stati informati anche i carabinieri della locale stazione coordinati dal comandante Roberto Borrello. Starà a loro indagare su quanto accaduto, raccogliendo indizi e magari testimonianze. Un portone sfondato nel cuore della notte, e per giunta in una zona poco trafficata, non può di certo passare inascoltato. Ed è quindi probabile che qualcuno dei residenti in zona, abbia visto o quantomeno notato qualcosa. Anche di sfuggita, per capire quantomeno in quanti fossero, e a bordo di che auto siano giunti sul posto.

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