venerdì 10 aprile 2009

Folla commossa per l'ultimo viaggio di Pompea

di Francesca D'ABRAMO, Il Quotidiano, 9.4.2009

Una folla commossa ma discreta ha accompagnato per il suo ultimo viaggio Pompea Antonini, la ragazza di Oria, morta domenica in un incidente stradale a Roma. Ieri mattina, nella Basilica Cattedrale, si sono svolti i funerali. La salma è arrivata direttamente in chiesa e qui i parenti e i tantissimi amici hanno portato le condoglianze al padre Cosimo, alla madre Cotrina e al fratello Angelo. La messa è stata celebrata da don Franco Ferretti, zio della giovane vittima, e dal parroco della Cattedrale, don Barsanofio. L'omelia, piena di commozione, ha parlato dolore dei genitori ed in particolare della mamma, più o meno gli stessi sentimenti che la Madonna, sotto la croce, prova nel perdere suo figlio in una maniera tragica. E lo stesso è accaduto sulla rotatoria di via San Giuseppe da Copertino, nel quartiere Trionfale a Roma: una tragica fatalità e la moto su cui viaggiava, da passeggera, è andata a sbattere contro il marciapiede di una rotatoria. L'esame autoptico ha confermato la dinamica. A stroncare, a soli 28 anni, l'avvocatessa è stato il trauma toracico causato dallo scontro. Che Pompea potesse morire così nessuno lo avrebbe mai potuto immaginare, lei era l'immagine stessa della vita. Nei ricordi di tutti i congiunti, non c'è una sola occasione in cui l'abbiamo vista triste o sconfortata o senza quella sua risata contagiosa sul viso. Gli amici hanno animato la celebrazione con dei canti liturgici. Tante volte alle loro si era unita anche la voce di Pompea che frequentava la parrocchia, amava la musica e amava cantare. Il suo sogno però era diventare magistrato. Era determinata in questo intento soprattutto perché credeva nella giustizia e nel dovere di difendere i più deboli.

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