venerdì 15 febbraio 2008

Cinque anni fa l'alt del Ministero ."Notevole interesse pubblico nel centro di Oria"

di Emilio Mola, Senzacolonne, 15.2.2008

E' il 16 marzo del 1998 quando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica appare un decreto ministeriale a firma del sottosegretario di stato ai Beni Culturali Willer Bordon, in cui si suggella il "notevole interesse pubblico del centro storico di 0ria".
Un decreto ministeriale scritto ad hoc, per preservare (si legge nel testo) "un tessuto connettivo medievale" che forma "un unicum di eccezionale valore storico ambientale, meritevole di tutela nel suo complesso". Cinque anni dopo quel decreto, nel cuore di quello stesso centro storico, per tutelare il quale si era mosso finanche il ministero, viene costruito un campetto di calcio. Per giunta su un'antica necropoli messapica appena scoperta. E in tanti oggi, seppur invano, si chiedono come sia stato possibile.
Tra questi, lo stesso Alessio Carbone, autore della lettera che ha portato alla luce il fattaccio, che scrive: "Dallo studio delle norme di attuazione relativo alla. zona omogenea `A', si apprende che gli unici interventi che si possono fare in edifici monumentali-artistici sono relativi al loro consolidamento e restauro senza alterazione di volumi.
Sono inoltre vietate le integrazione arbitrarie e come espresso anche nell' articolo 81 del regolamento edilizio, gli interventi all'interno di zone A sono soggette al rilascio della licenza edilizia subordinato al preventivo rilascio del nullaosta della Soprintendenza per i beni ambientali".
Insomma: le aree libere all'interno della zona `A' sono inedificabili. "Inoltre - scrive ancora Carbone rifacendosi al dettato normativo - sono esclusi svuotamenti , manomissioni e tutte quelle opere che alterino la struttura originaria dei fabbricati, sia essa visibile o non visibile dall' esterno".
Norme che potrebbero quindi essere state disattese dal momento che l'opera non ricade nell'ambito delle costruzioni eseguibili in zona "A".
Ma scrive ancora Carbone, attingendo a una sottile vena ironica: "Consultando il manuale sulle norme urbanistiche proprio non riesco a trovare nessuno strumento capace di fami realizzare una simile opera e in simili restrizioni; perché qui non basta una denuncia di inizio attività o un permesso per costruire previo nulla osta della Soprintendenza.
Questo è davvero un rebus.
Chissà se qualcuno mi sa indicare che documento devo preparare per fare anch'io un campetto di calcio o magari una piscina scoperta in zona A. Inoltre si è costruito all'interno di una zona libera, ex giardino conventuale, che come norma vuole è inedificabile".

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