lunedì 11 febbraio 2008

Oria,in aula sultema della moralità

Ancora polemiche tra la maggioranza e l'opposizione che ha votato contro

di ELISEO ZANZARELLI, Senzacolonne, 10.2.2008

È approdata in Consiglio Comunale la questione relativa ai presunti abusi edilizi denunciati a mezzo lettere anonime ai danni dei due geometri Domenico D'Ippolito e Mauro Marinò (consiglieri comunali entrambi, di minoranza il primo - capogruppo PD - e indipendente il secondo dopo un passato - in Forza Italia prima ed un passaggio in Impegno Sociale poi). "Correttezza e moralità dell'azione amministrativa", questo il tema dell'assise pubblica monotematica convocata per la giornata di ieri, questo l'ordine del giorno proposto da Antonio Almiento, capogruppo UDC e sottoscritto da sei consiglieri di ma$gioranza all'indomani della lettura, in seno alla pubblica seduta del 22 gennaio scorso, da parte di Tommaso Carone, di un documento relativo al clima instauratosi a seguito della vicenda lettere anonime. A Carone, che aveva parlato di "una città governata di fatto da una vera e propria barbarie che calpesta le regole della legalità e del confronto democratico" la maggioranza ha risposto con la convocazione di un'apposita seduta della massima assemblea pubblica "al fine di discutere sulle problematiche sollevate e fugare ogni dubbio sulla correttezza dell'attività amministrativa". Ad aprire il dibattito è stato Almiento perentorio nell'affermare come "non sussistano metodi clientelari e assistenzialistici nel modus operandi dell'amministrazione Ferretti". Dopo un momento d'impasse, forse strategico, in cui nessuno chiedeva di prendere la parola è stato il turno di Tommaso Carone che prima ha rimproverato il sindaco di non aver aperto il pubblico dibattito e di essersi invece riservato la replica finale ed ha poi stigmatizzato l'uso di ricorrere a mezzi quali le missive anonime in questione. A chi, infine, gli ha rimproverato il gesto definito "plateale" di pubblica denuncia, ha risposto di averlo fatto "solo per la difesa della libertà di autodeterminazione di chi ricopre cariche pubbliche". Di "amministrazione vittima dell'undicesimo consigliere" ha polemicamente parlato proprio Domenico D'Ippolito, uno dei due "protagonisti", suo malgrado, del casus belli da cui ha tratto origine tutta la vicenda. Prima del voto, con cui a maggioranza è passato l'ordine del giorno, ai più parso inopportuno, la chiosa è andata come programmato al primo cittadino che ha difeso l'operato della sua amministrazione e che ha definito "sopravvalutato" l'argomento tema della discussione imputando ai tecnici ed alla burocrazia le responsabilità della vicenda da cui sono scaturite le denuncie anonime.

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