lunedì 11 febbraio 2008

Musei, occasione di sviluppo

Inaugurata la sede dell'Archeoclub. Si è parlato di valorizzazione del patrimonio storico Mons. Castoro: "Fondamentale ruolo nell'educazione dei cittadini"


di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 10.2.2008
- foto Franco Arpa

L'inaugurazione della sede dell'Archeoclub è stata l'occasione per riflettere
e confrontarsi sull'importanza che ha un Museo e i Beni culturali per la comunità civile, come strumento di sviluppo. Venerdì sera, nella sala conferenze del Ritiro Immacolata, i diversi interventi e il seguente dibattito scaturito, hanno dato vita ad un evento percepito dal pubblico come un forte segnale di crescita del paese.

"Tutelare il nostro patrimonio storico-archeologico-culturale significa valorizzare le nostre radici culturali" è stato detto dai diversi relatori intervenuti che hanno suggerito proposte strategiche per la realizzazione, nel territorio di Oria, di un programma di valorizzazione storico-archeologico-culturale, atto ad offrire ad un flusso turistico, un tempo di nicchia, ora sempre più in espansione, una serie di novità capaci di proporre la nostra città come unico esempio nei territori limitrofi.
"Una sorta di Museo diffuso", ha spiegato il presidente della sezione locale dell'Archeoclub, Barsanofio Chiedi, che ha voluto l'istituzione in Oria di questo sodalizio di cui ne fanno parte i soci Franco Arpa, Ferruccio Calò, Egidio Conte, Antonio Corrado, Maurizio Delli Santi, Ermanno Vitto. "La parola d'ordine - ha detto il dott. Chiedi - è «uscire dal museo», inteso come contenitore-simbolo della cultura e «andare fuori», sul territorio, appropriandosene". E' questo il museo diffuso, nato per descrivere lo stretto rapporto che deve intercorrere tra i beni culturali di Oria e il suo territorio.
In questo senso, incisivo è stato l'intervento del Vescovo. "Un Museo non deve essere più né il tempio della conservazione - ha detto S.E. Mons. Michele Castoro -, né il luogo di ricerca per i soli specialisti; la sua funzione educativa è ormai universalmente riconosciuta. Penso che siamo tutti d'accordo nell'assegnare un posto di primaria importanza al Museo per il ruolo che esso può svolgere nell'educazione dei cittadini a saper leggere, nei reperti e nei manufatti del passato, il patrimonio culturale del territorio. Ancor di più, il Museo è diretto alla formazione delle nuove generazioni, consentendo loro di avvicinarsi con interesse a tale patrimonio".
Ben venga quindi, la nascita di un ente morale, qual è 1'Archeoclub, che, richiamando le parole del consigliere nazionale, Angelo Rubino, "diventa
strumento di promozione culturale, di incontro, di socializzazione, di diffusione di idee". In chiusura, l'auspicio del Vescovo "che venga superata la concezione del Museo come un 'sacrario intoccabile. Esso deve essere luogo che vive e reinventa la tradizione culturale e religiosa, restituendo visibilità alle tracce del passato, per meglio interpretare il tempo presente e progettare con fiducia il futuro".

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