sabato 16 febbraio 2008

SEGNALATO DAL GPS IN STRADA, INSEGUITO E AMMANETTATO

fonte Lecceprima.it, 15.2.2008

Le nuove tecnologie oltre a migliorare la vivibilità della società svolgono anche un'altra funzione forse meno reclamizzata ma estremamemente utile per aiutare le forze dell'ordine nel prevenire qualsiasi azione predatoria. Così dopo il telefono cellulare stiamo assistendo alla diffusione di un nuovo cult: quello del navigatore satellitare personale, molto spesso piazzato dove anche l'occhio più attento potrebbe non pizzicarlo. Il mercato offre ormai soluzioni a basso costo per tutti gli impieghi e per tutte le tasche che si rivelano efficaci non soltanto per la navigazione satellitare in sé e per sé, ma anche per usi civili, per il monitoraggio dei servizi mobili e come detto per il controllo del territorio. Tale premessa risulta indispensabile per spiegare al meglio un fatto di cronaca avvenuto in giornata.

Due topi d'auto in trasferta nel Salento avevano raggiunto Galatina spostandosi dal brindisino. Avevano programmato il viaggio con un immedaiato ritorno a casa a bordo di un auto rubata, selezionata tra le migliori in circolazione, ma dotata di uno strumento che li avrebbe incastrati: il navigatore satellitare personale. Infelice epilogo per uno dei due, Antonio Mazza, 37enne di Oria, non propriamente uno stinco di santo, arrestato dai carabinieri di Squinzano per furto aggravato in flagranza di reato. La trasferta filava liscio come l'olio. In prima mattinata, il furto di un'Alfa Romeo 147 rubata a Galatina, proprio sotto gli occhi dei proprietari per ritornare rapidamente a casa.

Tramite il sistema G.P.S. dell'allarme installato, i carabinieri di Lecce hanno localizzato l'auto avvisando i colleghi di Squinzano. Effettivamente, nei concitati frangenti, i carabinieri di Campi hanno intercettato due auto che viaggiavano a forte velocità, l'una dietro l'altra, sulla provinciale Squinzano-San Pietro Vernotico, in direzione del comune brindisino. L’Alfa 147 veniva seguita a distanza ravvicinata da una Mercedes 190 vecchio modello, di colore grigio chiara. A bordo di ogni macchina vi era una sola persona. Le due auto intercettate, nonostante i continui segnali acustici e luminosi delle due autoradio, hanno proseguito la marcia, tentando di seminare i carabinieri.

Dopo un breve inseguimento, ad altissima velocità, la 147 ha repentinamente svoltato in un uliveto, proseguendo la marcia nella campagne, mentre i militari hanno bloccato la mercedes. Il conducente della 147, braccato, ha abbandonato il veicolo tra gli ulivi ed ha fatto perdere le proprie tracce. Il conducente della mercedes, Antonio Mazza invece, è stato arrestato. Nell’auto, cedutagli in uso da una persona con precedenti penali, residente a Manduria, nel tarantino, è stato trovato l'intero kit per il perfetto topo d'auto: arnesi da scasso, cavi per l’accensione, fili e corde per il traino La 147, ritrovata tra gli ulivi grazie al G.P.S., è stata restituita al legittimo proprietario. Mazza verrà anche contravvenzionato perché guidava senza avere la patente al seguito (in realtà non aveva nessun documento) e senza copertura assicurativa obbligatoria per la macchina. Ulteriori indagini in corso per identificare il complice sfuggito alla cattura.

1 commenti:

xxxxxx ha detto...

Che c'entra il navigatore satellitare con l'antifurto satellitare? Sono due diverse.

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