lunedì 25 febbraio 2008

Oria, posta troppo a rilento

Il rischio è che la mancata consegna delle missive possa anche provocare danni. Protestano i cittadini dopo i tanti disservizi registrati

di GIANROSITA FANTINI, La Gazzetta del Mezzogiorno, 24.2.2008

Lettere che non arrivano, cittadini che vanno di persona a ritirare la corrispondenza negli uffici postali. Biglietti di auguri natalizi giunti con ritardi esagerati, posta che ritorna al mittente nella migliore delle ipotesi o che viene "bollata" con la dicitura "sconosciuto". Quando a consegnare la posta era gente del posto, era facile individuare questo o quel cittadino. E se non era reperibile, si faceva affidamento alla disponibilità del vicino di casn nel riceverle. Le cose sono cambiate.
Per fortuna il personale che lavora negli uffici postali è aumentato come numero, ma purtroppo i nuovi portalettere arrivano da fuori si affidano esclusivamente allo stradario per la consegna della posta che molto spesso va a finire in abitazioni diverse.
Nei giorni scorsi molti cittadini hanno lamentato il problema che ha interessato contrada vela e alcune vie del centro storico.
Al residente di contrada vela è stata recapitata la posta dopo settimane, dopo che sulla busta inizialmente era stato scritto "sconosciuto". Altro episodio si è verificato ad un avvocato del posto in attesa di una missiva, tornata al mittente per ben due volte. Altre lamentele riguardano la consegna della corrispondenza nelle abitazioni non provviste di buche nelle quali spesso viene lasciata sui gradini quando è difficile imbucarle sotto la porta d'ingresso.
"Ci è capitato - dicono alcuni anziani - che nei giorni di pioggia abbiamo trovato bollette di luce imbrattate. La nostra preoccupazione è che qualche male intenzionato possa rubare tutta la posta, perché tra materiale pubblicitario e altro possono esserci anche documenti riservati".
II problema secondo quanto riferito dal personale che lavora negli uffici postali sarebbe stato legato alla scarsa conoscenza del territorio da parte dei portalettere, spesso di muovo incarico, a trovarsi in difficoltà quando devono servire zone nuove.
Ad aggravare la situazione poi, c'è un'oggettiva scarsità di personale. Per Poste Italiane le cause della paralisi sono da attribuire al rodaggio della riorganizzazione del servizio di recapito e all'aumento della posta in alcuni perido " caldi" dell'anno.
Anche per questo, sono ormai in tanti i cittadini che si affidano ai servizi offerti dai corrieri.
"Preferisco pagare qualcosa in più - dicono -, ma siamo sicuri che dopo due giorni il pacco è a destinazione. Non c'è più differenza tra posta prioritaria o celere per quanto riguarda il tempo che impiega".

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