lunedì 4 febbraio 2008

Correttezza e moralità

Dopo un esposto che riguarda alcuni consiglieri comunali. Seduta del consíglío comunale su un tema molto delicato

di Gianrosita Fantini, La Gazzetta del Mezzogiorno, 3.1.2008

"Correttezza e moralità dell'azione amministrativa" è il tema del consiglio comunale monotematico convo cato per il prossimo 8 febbraio, su richiesta di sei consiglieri di maggioranza. Trascurando il titolo, quanto meno pleonastico perchè l'azione amministrativa deve essere sempre eticamente corretta, l'intento dell'amministrazione comunale dovrebbe essere quello di comunicare e approfondire il tema degli abusi edilizi che nelle scorse settimane ha allertato la Procura e scatenato l'interesse dei politici locali.
Tutto nasce da una lettera firmata con uno pseudonimo, nella quale si denunciavano presunti abusi edilizi in due cantieri di Oria dove stanno per sorgere due complessi residenziali; i progettisti dei due complessi nascenti sono due geometri che ricoprono anche la carica di consiglieri: uno eletto nelle forze di maggioranza ma oggi indipendente, l'altro di minoranza. Dalla quella fantomatica lettera, anonima a tutti gli effetti, inviata al Comune, alla Procura e alla Prefettura, si sviluppa un'indagine portata avanti dalla sezione di Polizia municipale che si conclude con un fermo dei lavori lo stesso giorno in cui in consiglio comunale si sarebbe dovuto votare la questione relativa ad un relitto stradale di soli sei mq di terreno di uno dei due cantieri. Relitto stradale che doveva essere ceduto al proprietario dell'area di costruzione, in conseguenza di una precedente cessione in favore del comune di Oria per l'ampliamento di una strada urbana.
Una sorta di permuta, mai formalizzata con atto pubblico ma che avrebbe potuto trovare soluzione con la discussione dell'ordine del giorno (argomento poi ritirato) in quel consiglio comunale, anche perché la cessione non comporta alcun indebito arricchimento da parte del proprietario, non comporta alcun depauperamento del patrimonio comunale e non comporta alcun costo per le casse comunali.
"Così, quando era ormai certo che il Consiglio Comunale avrebbe aperto la discussione - scrive l'avv. Tommaso Carone, capogruppo del Pd -, affrontato la questione e votato (democraticamente!), ecco la denuncia anonima e cattiva per bloccare tutto e intimidire tutti: per paralizzare 1'inizia,tiva economica di chi quel complesso edilizio lo ha costruito e per paralizzare il Consiglio Comunale nell'esercizio sovrano delle- sue prerogative istituzionali e democratiche". E aggiunge: La città è governata di fatto da una vera e propria barbarie, che calpesta le regole della legalità e del confronto democratico.
Ad Oria la discussione non avviene apertamente, le decisioni non vengono prese nelle sedi deputate ed opportune, nelle sedi istituzionali. Ad Oria prevale la prepotenza, la tracotanza e il clima di paura e di suggestione nei confronti di chi non si piega al volere del potere (occulto) che evidentemente regola le sorti della città". Alla ime il consigliere del Pd, Carone conclude: 'A cosa serve un sindaco che non decide se a decidere è qualcun altro al suo posto? A cosa servono gli assessori se le scelte e le direttive sono prerogativa di qualcun'altro? A cosa serve un Consiglio Comunale che non può più decidere?"

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