sabato 16 febbraio 2008

L'architetto:"Lì c'era già un campetto"

Il capo dell'UTC fornisce la sua spiegazione al caso del cimitero messapico cancellato dalla Curia. Ma un testimone replica:"Non é vero, solo uno spiazzo nei pressi di quella necropoli"

di EMILIO MOLA, Senzacolonne, 16.2.2008

Nessun permesso a costruire, nessuna variante, nessuna deroga allo strumento urbanistico vigente. Nulla. Per realizzare quel campo di calcio nel cuore del centro storico di Oria, dove solo cambiare il colore di una facciata è impresa ardua e il più delle volte impossibile, non è stata necessaria alcuna autorizzazione speciale. E'bastata una semplice "denuncia di inizio attività" e nient'altro. Per intendersi: una di quelle autorizzazioni che si chiedono al Comune per adeguare un impianto elettrico o quisquilie simili. Eppure quello che è avvenuto poco più di cinque anni fa in quel cortile del palazzo dei missionari in piazza "De Iacobis", nel cuore del centro storico di Oria, sembrerebbe qualcosa di più che una banale opera di manutenzione. Per quel "semplice" intervento di ristrutturazione, sono stati sbancati centinaia di metri cubi di terra; è stata portata alla luce una straordinaria necropoli di origine messapica, conservatasi quasi intatta nei millenni, e dotata di rarissime tombe con camera, e una grotta quasi certamente destinata ad antichissimi riti religiosi. E la distruzione di tutto ciò, per qualcuno, è più che una banale ristrutturazione. Ma non per il Comune.
A palazzo di città quell'opera null'altro è stato che un intervento di manutenzione, un restauro, una ristrutturazione. A dirlo è il capo dell'ufficio tecnico comunale Pietro Incalza, che alla domanda su come mai il Comune abbia concesso il permesso a costruire un campo di calcio nel centro storico di Oria, risponde: "E'stato possibile perché noi non abbiamo rilasciato alcun permesso a costruire. Lì la Curia non ci chiese l'autorizzazione a realizzare ex novo un campo di calcio, anche perché non sarebbe stato possibile accordarlo. Quella volta la Curia ci comunicò che in quel piazzale era già presente un piccolo campetto, che andava semplicemente ristrutturato e messo in sicurezza. In questi casi, anche se il tutto avviene in un centro storico per giunta vincolato, per procedere è sufficiente una semplice `dia'. Loro cioè comunicano l'inizio dell'attività, e se entro 30 giorni non solleviamo obiezioni, i lavori possono avere inizio. Se poi qualcuno dovesse avere il sospetto che ci sia una discrepanza tra quanto richiesto dalla Curia e quanto poi realizzato, allora dovrebbe rivolgersi alla procura".
Insomma, salvo dimostrare il contrario, è stato tutto regolare: lì c'era già un campetto di calcio, e il tutto si è risolto a una semplice ristrutturazione. E' vero, una ristrutturazione piuttosto chiassosa dal momento che ha richiesto l'intervento di ruspe e camion, lo sbancamento di alcune centinaia di metri cubi di terra e l'annientamento di ùh'intera necropoli messapica (civiltà di cui Oria era la capitale amminastritiva): ma pur sempre una ristrutturazione. Una ristrutturazione di qualcosa che già esisteva, cioè un campo di calcio. Ma è davvero così? Er;rdavvero presente un campo di calcio in quell'antico cortile? Stando a quanto riferito dall'architetto Incalza, parrebbe proprio di sì. Ma in città pochi se ne ricordano. Tra questi un cittadino che a causa di quel campetto, ci ha perso denaro e parte della proprietà (muretti abbattuti e piantagioni distrutte), senza mai un risarcimento. "A ridosso del seminario - spiega il signor Franco Di Noi - c'era e c'è un piccolo appezzamento di terreno di proprietà di mia madre, andato gravemente danneggiato durante quei lavori. Sul posto anche allora ci andavo spesso per raccogliere i prodotti di quell'appezzamento di terra, e posso dire con certezza che lì non c'è mai stato nessun campo di calcio, ma un semplice piazzale. Certo, ogni pomeriggio gruppi di ragazzini venivano, mettevano due pietre come porte, e giocavano a pallone. Ma non credo *'che questo possa definirsi campo di calcio". Già, decisamente no. Ma secondo Incalza, quel che la Curia chiese, furono proprio interventi di manutenzione su un campo preesistente. Ed è quindi certo che a palazzo di Città sia disponibile, così come norma vuole, una qualche foto che ritragga il vecchio campetto, prima dell'arrivo delle ruspe. Solo così sarà finalmente possibile dissipare ogni dubbio su questa brutta, brutta faccenda.

5 commenti:

Anonymous ha detto...

Ho frequentato, nell'anno scolastico 1991/1992, la classe IIb della Scuola Media Statale "F.Milizia" presso la sezione staccata sita nel palazzo dei Missionari in Piazza de Iacobis, posso fermamente dire che in quel piazzale non c'era nessun campo di calcetto!!! in quel piazzale: 1)ci radunavamo la mattina prima di incominciare le lezioni, ordinati per classe; 2) facevamo il più delle volte educazione fisica; 3) allestivamo dei rudimentali campi di calcetto, con pietre e mezzi di fortuna.
Ribadisco: Lì NON C'ERA NESSUN CAMPO DI CALCETTO, e lo possono dire tutti coloro i quali in quegli anni hanno frequentato quella sezione staccata della "F. Milizia" in qualità di alunni, corpo docente e personale vario; basterebbe andare a controllare gli archivi dell'istituto, relativamente a quegli anni, ed intervistare gli interessati, per scoprire che realmente lì non c'era altro che un banalissimo PIAZZALE.
Saluto tutti coloro i quali amano realmente Oria!!!!!
Vincenzo Arpa.

scalora ha detto...

Ho frequentato negli anni 1976-1979 le scuole Medie al Seminario, e non c'è mai stato un campetto di calcio. Il Leggendario Prof. Memmola nella pineta che lì c'era ci faceva correre con le cavigliere di piombo. Và fatto presente che anche l'impianto di distribuzione carburanti API tra via Frascata e via Visciglio non è a norma, così come il campetto di calcio. PERCHE'.....COME MAI?????NON SARA' MAI CHE DOBBIAMO CHIAMARE AD ORIA FABIO E MINGO?????!!!!! INDAGATE.....CHI E' LA PROPRIETARIA DI QUEL FATIDICO TERRENO AGRICOLO?????SARA' MAI LA CUGINA DI QUALCHE MANIPOLATORE?????.....CHI HA RILASCIATO QUELLA CONCESSIONE EDILIZIA?????...E PERCHè MAI????L'UFFICIO TECNICO PROVINCIALE?....E' TROPPO FACILE!
I N D A G A T E P U R E
CI DIVERTIREMO!
Complimenti al Cav. Arpa.

Anonymous ha detto...

Io ho frequentato la terza media in quel seminario nell'anno 1994.... e di un campo di calcio, nemmeno l'ombra. C'erano solo due buchi per terra al piazzale per mettere la rete di pallavolo, nulla di più.

Anonymous ha detto...

Sono tutti e due scempi del sindaco Moretto quello "buono" con Ardito questo non sarebbe stato possibile.

Anonymous ha detto...

ho fatto la prima media nel 1993 e campetto non c'è n'era si correvae si metteva la rete di pallavolo e basta!

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