giovedì 12 luglio 2007

I DS rispondono all'Assessore Mazza

(Fonte Brundisium.net 20.6.2007)

COMUNICATO STAMPA UNITÀ DI BASE DEMOCRATICI DI SINISTRA DI ORIA.
Vogliamo anzitutto chiarire e tranquillizzare l’Assessore Mazza che siccome abbiamo tantissima considerazione per la sua persona e la sua professionalità, insistiamo nel muovergli ripetutamente appunti. C’è da dire poi che egli è bravo a prestare facilmente il fianco, soprattutto in merito all’ultimo articolo apparso sul periodo “Il Gallo” dove l’Assessore si diverte a bacchettare chi si permette di attaccare la maggioranza di cui fa parte.

Egli sfiora il ridicolo quando tenta di giustificare l’operato della precedente amministrazione (Moretto) circa la revoca del PRG approvato dall’Amministrazione Ardito, continua a non citarci ne’ ad esibire fatture e presunti debiti riguardo al P.R.G. della amministrazione Ardito, alla quale va riconosciuto il merito di aver approvato il P.R.G. Per saperne di piu’ il nostro assessore potrebbe chiedere lumi in famiglia, almeno eviterebbe magre figure.

Inoltre, non può non segnalarsi, la protervia di talune affermazioni dell’assessore, le quali trasudano una macroscopica ignoranza di istituti e norme. Proprio per questo sconcerta il riferimento, che invero connota la personalità del dichiarante e svilisce le funzioni istituzionali dallo stesso rivestite, alla “….ignoranza della gente….ipocriti…” su cui farebbero affidamento gli esponenti della sinistra locale.

Ebbene, proprio in nome di questa ignoranza da parte di chi non riveste incarichi istituzionali ed amministrativi, si chiede al solerte amministratore di turno di sapere: 1.) spieghi quali provvedimenti a livello amministrativo ha inteso adottare, nei riscontrati casi “…..di piccole sacche di illegalità a livello di marchi e licenze….”.
Poiché come pomposamente spiegato nell’articolo pubblicato, conoscendo egli la normativa di riferimento (D.Lgs. 30.6.2003 n. 196), la stessa prevede aspre sanzioni penali e civili a carico dei contravventori (piccoli e grandi); 2.) spieghi di conseguenza, accertato quanto innanzi e rivestendo la carica di assessore, soggetto quindi incaricato di pubblico servizio, avendo acquisito una notizia (piccola) di un reato sub. punto 1.) perseguibile di ufficio, se ha proceduto a farne denuncia per iscritto (art. 331 c.p.p.).
Proprio perché ignoranti occorre conoscere, e sapere quanto occorra per supplire a tutte le lacune.

Quanto poi, alla individuata panacea (di pochi e per ragioni prettamente di equilibrismo politico) del Nucleo di valutazione comunale si precisa sommessamente: dalla lettura testuale del dato normativo art. 147 (T.U.E.L. D.Lgs. 18.8.2000 n. 267), si ricava che tale istituto risponde a tutt’altre esigenze rispetto a quelle riportate in articolo. La produttività a cui fa riferimento (inconsapevolmente) l’emerito assessore, è quella di far ottenere premi ed incentivi al personale impiegato.
Pertanto a mente del disposto normativo artt. 97 e 108 T.U.E.L., il Nucleo di valutazione non ha nulla a che fare in ordine a provvedimenti da adottare nei confronti del personale, rispetto a quello di cui si vorrebbe far credere.
Quanto poi alla disgraziata ipocrisia, inopportunamente citata, si invita l’illuminato assessore a fare tranquillamente i nomi, ed a non utilizzare sotterfugi linguistici, subdole allusioni e ipocriti riferimenti, tra l’altro mal riusciti a causa di evidenti anacoluti. Ciò anche perché si discute relativamente alla opportunità di una istituzione (nucleo valutazione) i cui costi gravano sui cittadini di Oria.


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