domenica 15 luglio 2007

Michele non ce l’ha fatta. I genitori non danno il consenso all’espianto degli organi.

(Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno 15.7.2007)

Ancora un lutto. La lista nera si allunga. La strada divora un altro ragazzo.
Ieri sera, dopo i funerali di Angelo Anglani, 22 anni, terza vittima del terribile impatto avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì sulla strada provinciale 35, che da S. Vito dei Normanni conduce a Specchiolla, un’altra notizia ferale: è morto anche Michele Patisso, il giovane oritano (21 anni).
Sono le 12 e 30, quando il bollettino medico annuncia la morte cerebrale del giovane. Viene costituita la commissione medica. Inizia l’attesa: sei ore, come prevede la legge, prima di procedere all’espianto degli organi.
Un’attesa straziante per la famiglia che, fino all’ultimo minuto, ha sperato che Michele si svegliasse. Ma non è accaduto. Il dolore, dopo la speranza, è stato atroce. Così grande da non riuscire a strappare il consenso all’e s p i a n t o.
Persone molto conosciute ad Oria, i Patisso sono proprietari di una catena di macellerie «Oritana carni». Anche Michele, seppure giovanissimo, lavorava nell’azienda di famiglia.
Quella sera era a bordo della Lancia Y che è finita sull’Audi A4 che, incomprensibilmente, a seguito dello scontro frontale, si è spaccata in due. Sembra che fosse sul sedile posteriore per via di un problema ad una gamba bloccata da un tutore, un dispositivo ortopedico. Un incidente con la moto, qualche settimana prima lo aveva immobilizzato. Una tragico avvertimento.
Un destino segnato.
Poi quella sera lo scontro violentissimo.
I poliziotti della stradale e i vigili del fuoco, quando sono giunti sul posto, sono rimasti senza parole.
Lamiere accartocciate e persone intrappolate all’interno, purtroppo, ne avevano viste tante nella loro lunga esperienza sulla strada, ma le due metà di una vettura, a decine di metri di distanza l’una dall’altra, non era mai capitato.
Uno spettacolo raccapricciante.
Ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino, insieme all’altra ragazza, Alessandra R. di 17 anni, di S. Vito dei Normanni (fuori pericolo), in condizioni gravissime, Michele ha resistito, malgrado le gravi lesioni riportate. Tutto induceva a sperare in una ripresa. Che non c’è stata, purtroppo.
Ancora in corso di accertamento le cause del terribile scontro, avvenuto in contrada Amoruso, tratto d’estate molto trafficato, che ha portato via in poche ore quattro giovani vite. Sembra però, dai primi accertamenti, che complice di una passeggiata senza ritorno sia stata l’alta velocità su una strada stretta e in curva.
Il conducente avrebbe perso il controllo dell’ auto, finendo sulla vettura che procedeva nel senso opposto.
Un quadro sconfortante, quello dei primi mesi del 2007 che di certo allontana l’obiettivo dell’Unione Europea di dimezzare l’incidentalità entro il 2010. La sicurezza stradale è senz’altro il punto più critico di questa rovente estate, e si presenta come uno dei maggiori problemi di salute pubblica, anche a livello europeo. E la velocità resta il fattore più allarmante, spesso favorito dall’abuso di alcol e droghe.

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